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Venezuela: arrestati 2 oppositori (VIDEO)

Leopoldo Lopez prelevato da casa sua e portato in un carcere militare, ancora ignota la destinazione di Ledezma – I due leader dell’opposizione avrebbero violato le condizioni poste alla base dei domiciliari, diffondendo video contro la Costituente – Gentiloni: “Inaccettabile” – presidente del Parlamento Europeo Tajani: “Condanno la violazione costante dei diritti umani in Venezuela”.

Venezuela: arrestati 2 oppositori (VIDEO)

Sono molte le critiche che possono essere rivolte a Nicolas Maduro, ma certo non si può dire che non sia un uomo di parola. Ciò che è accaduto questa notte, il presidente venezuelano lo aveva anticipato nel corso del suo primo discorso pubblico dopo l’elezione della Costituente, l’organismo che servirà a contrastare il Parlamento, la Procuratrice Generale, i dirigenti dell’opposizione e la stampa indipendente.

Detto, fatto. Leopoldo Lopez e Antonio Ledezma, due dei principali leader dell’opposizione, che si trovavano già agli arresti domiciliari, sono stati prelevati durante la notte dalle loro abitazioni da agenti del servizio di intelligence.

Un video contenente le immagini della cattura è stato pubblicato dalla moglie di Antonio Ledezma, Mitzy Capriles, sul profilo ufficiale del marito. Immagini forti che mostrano l’uomo in pigiama, strattonato dalle forze di intelligence, mentre una donna fuori campo urla e invoca aiuto: “Portano via Ledezma! E’ una dittatura!”.



Solo poche ore fa è stata resa nota destinazione di uno di loro. L’avvocato di Lopez, ha infatti fatto sapere che il suo cliente è stato riportato al carcere militare di Ramo Verde, alla periferia di Caracas, da dove era uscito lo scorso 8 luglio. Il legale ha definito l’arresto di Lopez “completamente arbitrario”, sottolineando che nessun ordine giudiziario è stato consegnato al momento della sua cattura. Non si sa invece dove sia stato portato Antonio Ledezma.

I motivi dell’arresto sono stati comunicati da Elias Jaua, presidente della commissione presidenziale per l’Assemblea Costituente ed ex ministro di Nicolas Maduro. Secondo quanto affermato i due avrebbero “violato i termini dei loro arresti domiciliari”, venendo meno a determinate restrizioni. Tra queste la proibizione di “dichiarazioni politiche pubbliche”, soprattutto nel caso di “appelli al disconoscimento delle istituzioni legittime e dei risultati delle elezioni” per la Costituente.

Sia Lopez che Ledezma hanno infatti diffuso dei video con messaggi politici appellandosi ai venezuelani e chiedendo loro di unirsi alla protesta contro la creazione dell’Assemblea costituente che concentrando  in sé tutto il potere legislativo, esautora de facto l’Assemblea Nazionale “regolarmente eletta nel 2015 col voto di 14 milioni di venezuelani”.

L’Italia e in generale quasi tutti gli Stati della comunità internazionale, non ha riconosciuto l’esito della consultazione venezuelana.  Alle ultime notizie giunte da Caracas, il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha diffuso un tweet: “Venezuela. Arresto dei leader opposizione inaccettabile. Italia impegnata contro rischio dittatura e guerra civile”. Sul sito del governo, pubblicata anche la dichiarazione del premier, ieri in un’intervista: l’Italia non riconoscerà “l’Assemblea costituente voluta da Maduro”.



Una dura condanna è arrivata anche dall’Unione Europea: “E’ chiaramente una mossa sbagliata – ha dichiarato un portavoce di Federica Mogherini, alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza -. Esigiamo dalle autorità venezuelane informazioni sulla situazione di Lopez e Ledezma, che non è affatto chiara”. “Condanno con forza la violazione costante dei diritti umani in Venezuela” ha scritto su Twitter Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, contro gli “arresti ingiustificati” di Lopez e Ledezma: “Condanno con forza la violazione costante dei diritti umani in Venezuela”.

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