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Venezia, rubati preziosi gioielli dei Maharaja

Dai video di sorveglianza sembra emergere che i ladri, due o forse anche più, dopo aver sottratto i preziosi dalla teca di Palazzo Ducale, si sono subito mescolati alla folla dei visitatori della mostra uscendo così inosservati.

Venezia, rubati preziosi gioielli dei Maharaja

Solo alcuni mesi fa annunciavamo la mostra “Tesori dei Moghul e dei Maharaja“, ospitata a Palazzo Ducale a Venezia e che ha già visto molti visitatori vista la bellezza degli oggetti esposti.

La mostra con oltre 270 oggetti esposti sotto la curatela di Amin Jaffer, conservatore capo della collezione Al Thani e da Gian Carlo Calza, insigne studioso di arte dell’Estremo Oriente, con la direzione scientifica di Gabriella Belli, dalla sua inaugurazione del 9 settembre scorso, ha regalato al pubblico forti emozioni, consentendo di entrare nella conoscenza dei leggendari gioielli indiani e diamanti carichi di storia, espressione di un gusto artistico raffinato e di un perfetto dominio della tecnica. Gemme splendenti, pietre preziose, antichi e leggendari gioielli, accanto a creazioni contemporanee in un viaggio attraverso cinque secoli di pura bellezza e indiscussa maestria artigiana, specchio della gloriosa tradizione indiana: dai discendenti di Gengis Khan e Tamerlano ai grandi maharaja che, nel XX secolo, commissionarono alle celebri maison europee gioielli d’inarrivabile bellezza e straordinaria modernità.

bracciale rubini
TESORI DEI MOGHUL E DEI MAHARAJA

È proprio stamane, ultimo giorno di mostra, alcuni di questi gioielli sono spariti da un espositore. Si parla di 30 mila euro come valore assicurativo, ma probabilmente non coincidente con il vero valore, forse milionario, di ciò che dovrebbe essere per la spilla è un paio di orecchini. Il colpo sarebbe stato messo a segno da due ladri, uno agiva e l’altro lo copriva, che si sono confusi tra la folla dei visitatori. Al momento, come ha spiegato il questore di venezia Vito Gagliardi, sono stati chiamati degli esperti da Roma per collaborare alle indagini. Per il furto la procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo contro ignoti che è stato affidato al sostituto Raffaele Incardona.

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