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Veneto Banca, assemblea nel segno di Atlante

Con l’assemblea di oggi prende il via il nuovo corso della banca di Montebelluna, ormai controllata al 97% dal Fondo Atlante che ha cominciato l’operazione pulizia anche per le sofferenze della Popolare di Vicenza – Poi il fondo gestito da Alessandro Penati dovrà affrontare la più impegnativa delle prove con il riacquisto di una parte delle sofferenze del Monte dei Paschi – Oggi si conclude la raccolta dei fondi Atlante 2 – Penati: “Aperti a partnership, ipotesi quotazione o fusione?”.

Veneto Banca, assemblea nel segno di Atlante

Fatiche di Atlante atto secondo. Con l’assemblea odierna prende il via la nuova Veneto Banca, al 97% controllata dal fondo Atlante. Nel frattempo è cominciata l’azione pulizia delle sofferenze della Popolare di Vicenza, altra grande sfida affidata alla struttura capitanata da Alessandro Penati.

Ora parte la sfida più delicata: il sostegno al Monte Paschi, -17% in Borsa nell’ultima settimana, nonostante resti in vigore il divieto di vendite allo scoperto. In particolare, Atlante 2 dovrà accollarsi il riacquisto di una parte delle sofferenze (27,2 miliardi) di Mps, impresa da realizzare con il contributo di JP Morgan, impegnata anche nella parte equity dell’operazione. Non sarà un’impresa facile: oggi si conclude la raccolta di capitali da parte del fondo. Atlante 2, veicolo privato (ma rimpolpato dai fondi della Sga, l’ex bad bank del Banco Napoli e dalla presenza della Cdp) potrà contare su 2,4 miliardi, tra cui 800 milioni ereditati da Atlante 1. La cifra è inferiore all’obiettivo dichiarato di 5 miliardi, cosa che potrebbe favorire nuove ondate di pessimismo. Ma “l’operazione coraggiosa” (secondo la definizione di Alberto Nagel) può contare sul sostegno di una parte della finanza internazionale, non solo JP Morgan.

“Atlante affida il potere di gestione e di controllo al nuovo Consiglio di Amministrazione che ha l’obiettivo prioritario di rilanciare e valorizzare la banca. Auspichiamo quindi che venga rivisto il Piano industriale della banca, senza scartare alcuna ipotesi. Saremo aperti ad eventuali partnership finanziarie e industriali purche’ sulla base di reali apporti di capitale e di know how per lo sviluppo e pronti a valutare,
una volta avviata inequivocabilmente l’opera di ristrutturazione e rilancio e fatta chiarezza sui costi pregressi, ipotesi di quotazione o di fusione con altre banche, a patto che siano nell’interesse di tutti gli stakeholder”. Così Alessandro Penati, presidente di Quaestio sgr,
in qualità di gestore del fondo Atlante, primo azionista di Vento Banca con il 97.6% del capitale, in una dichiarazione diffusa prima dell’avvio dell’assemblea dei soci.

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