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Vatileaks 2, indagato Paolo Berlusconi

Concussione per induzione, questa l’accusa formulata dai pm nei confronti del fratello dell’ex Premier Paolo Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta Vatileaks 2. – Un atto dovuto derivante da intercettazioni intercorse tra Francesca Immacolata Chaouqui e l’editore de Il Giornale

Vatileaks 2, indagato Paolo Berlusconi

Paolo Berlusconi, fratello dell’ex Cavaliere ed editore del quotidiano Il Giornale, è indagato dalla Procura di Roma per concussione per induzione nell’ambito dell’inchiesta Vatileaks 2.

I magistrati capitolini starebbero attualmente vagliando  decine di intercettazioni con Francesca Immacolata Chaouqui, nell’ambito di un’indagine scaturita da presunte irregolarità sulla compravendita del Castello di San Girolamo, a Narni.

Secondo quanto rivelato dal Corriere della Sera, l’iscrizione dell’imprenditore nel registro degli indagati da parte dei pm Nicola Maiorano e Stefano Pesci sarebbe un “atto duvuto” derivante dall’originaria ipotesi di reato formulata dal pm umbro Elisabetta Massini che, prima di trasmettere gli atti a Roma per competenza, aveva attribuito alla Chaouqui la veste di pubblico ufficiale, per il ruolo rivestito nella Cosea (la commissione della Santa Sede per gli affari economici) , e posto sotto inchiesta Paolo Berlusconi a causa della mancata denuncia dei ricatti e delle pressioni subite dalla donna.

Negli atti dell’inchiesta umbra sono presenti una serie di telefonate intercorse tra la pr e Paolo Berlusconi durante le quali la donna avrebbe garantito il suo intervento in relazione ad istanze di rogatorie giunte in Vaticano relative ad affari di Silvio Berlusconi, un evento che però è stato smentito dall’avvocato Niccolò Ghedini: «Le notizie sulle richiesta a Paolo Berlusconi sono totalmente infondate, anche in relazione ad asserite indagini in corso presso il Vaticano. Il dottor Berlusconi – continua l’avvocato – ha incidentalmente conosciuto e occasionalmente incontrato la signora Chaouqui in situazioni conviviali e non vi è stato alcun accenno ai temi evocati dalla stampa. Del resto non vi era possibile materia di indagine essendo insussistente qualsiasi legame con il Vaticano o con il suo sistema bancario. Tali inveritiere notizie saranno oggetto di specifiche azioni legali».

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