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Vaccini: Sputnik verrà prodotto in Italia ma non convince i russi

L’accordo con Mosca è stato trovato da un’azienda brianzola, che secondo la Camera di Commercio italo-russa produrrà 10 milioni di dosi entro l’anno. L’Ue frena: “Sputnik V non rientra ancora nella nostra strategia”. Ma l’Italia può decidere di utilizzarlo. Curiosamente il 62% dei cittadini russi non si faranno vaccinare

Vaccini: Sputnik verrà prodotto in Italia ma non convince i russi

Il vaccino russo Sputnik verrà prodotto in Italia, per la precisione a Caponago, in provincia di Monza, ma la Regione Lombardia non ne sapeva nulla. A comunicare l’accordo raggiunto dal fondo governativo russo e la società svizzera Adienne Pharma&Biotech, che ha uno stabilimento in Brianza dove produrrà le fiale, è stata la Camera di Commercio italo-russa, attraverso il proprio sito, e la notizia è già diventata un mezzo caso politico, visto che appunto al Pirellone nessuno sapeva niente (“E’ un accordo di diritto privato tra i contraenti”) e soprattutto che a frenare gli entusiasmi ci ha pensato anche un portavoce della Commissione Europea: “Attualmente non sono in corso colloqui per integrare lo Sputnik V nella strategia Ue sui vaccini”. Il vaccino è ancora al vaglio dell’Ema e non convince nemmeno i russi, visto che al momento solo il 2,7% è vaccinato e secondo un sondaggio del centro Levada il 62% dei cittadini intervistati ha detto di non essere pronta a vaccinarsi con lo Sputnik.

Del resto nemmeno il presidente Vladimir Putin si è ancora vaccinato, anche se il siero russo è già utilizzato in 39 Stati, tra i quali, in Europa, l’Ungheria, la Slovacchia e anche San Marino. L’accordo con Adienne potrebbe però fornire all’Italia una nuova opzione nella corsa all’immunità di gregge: Bruxelles al momento non riconosce Sputnik V, ma gli Stati membri, ha ricordato un portavoce, possono sempre “concedere l’approvazione del vaccino Sputnik nell’ambito dell’autorizzazione per uso di emergenza, anche se in questo caso la responsabilità spetterà allo Stato membro (quindi all’Italia, ndr) e non all’azienda, come sarebbe se il vaccino ottenesse l’autorizzazione all’immissione in commercio dell’Ue”. “Il processo produttivo innovativo dello Sputnik aiuterà a creare nuovi posti di lavoro e permetterà all’Italia di controllare l’intero processo di produzione del preparato. Questo permetterà la produzione di 10 milioni di dosi entro la fine dell’anno”, ha aggiunto la Camera di Commercio italo-russa.

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