Condividi

Vaccini obbligatori (anche il morbillo) all’asilo, multe alle elementari

Il numero dei vaccini obbligatori viene ampliato, salendo da quattro a dodici – Sanzioni fino a 30 volte quelle esistenti per i genitori inadempienti

Vaccini obbligatori (anche il morbillo) all’asilo, multe alle elementari

Vaccini obbligatori solo per asili nido e scuole materne. Vince la linea portata avanti dal ministro dell’istruzione, Valeria Fedeli, perde quella sostenuta dal ministro della Sanità Beatrice Lorenzin che spingeva per estendere l’obbligo anche per l’iscrizione a scuole elementari, medie e superiori (primi due anni).

I bambini da 0 a 6 anni andranno dunque sottoposti alle vaccinazioni previste dalla legge senza se e senza ma, mentre per le scuole elementari l’iscrizione è consentita, ma il mancato vaccino porterà a una sanzione pecuniaria nei confronti dei genitori.

Questo quanto stabilito dall’odierno Consiglio dei Ministri. C’è però un’altra novità importante: il numero dei vaccini obbligatori viene ampliato, salendo da quattro a dodici. Vengono ricompresi nel novero anche morbillo, parotite, rosolia e varicella e i due contro la meningite, di ceppo B e C. All’iscrizione presso qualunque istituto, cioè da 0 a 16 anni, bisognerà presentare il libretto vaccinale. 

“Di fronte a questa obbligatorietà abbiamo deciso alcune misure – ha detto il premier Gentiloni – L’obiettivo è ridurre al minimo nei prossimi mesi e anni la fascia di popolazione non protetta”.

Per i genitori che non provvederanno ad adempiere agli obblighi sono previste sanzioni “anche 30 volte più alte di quelle esistenti”.

“Si tratta di un decreto – ha continuato il Premier – perché si è constatato che la mancanza di misure appropriate nel corso degli anni e il diffondersi negli ultimi mesi di teorie anti scientifiche che ha portato abbassamento protezione. No stato di emergenza ma preoccupazione alla quale vogliamo rispondere. Decreto anche perché negli ultimi mesi diverse prese di posizione di diverse regioni su questo punto, sentiamo dovere e esigenza di dare indirizzi generali”.

Commenta