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Usa: Yahoo sorprende, Intel delude

Nonostante lo scandalo dell’attacco hacker, Yahoo non viene abbandonata dagli utenti e chiude il terzo trimestre con utili sopra le attese – Intel cresce, ma il miglioramento dei conti è inferiore alle attese del mercato.

Usa: Yahoo sorprende, Intel delude

Yahoo ha chiuso il terzo trimestre con utili sopra le stime, a 163 milioni di dollari, in aumento del 114% su base annua. L’utile per azione è salito da 8 a 17 centesimi. Al netto di voci straordinarie, il dato è passato da 15 a 20 centesimi per azione, molto sopra le stime degli analisti, che non andavano oltre i 14 centesimi per azione.

I ricavi hanno raggiunto quota 1,305 miliardi di dollari (+6,5% annuo, in linea alle previsioni del mercato). Le vendite al netto dei costi per acquisire traffico – una misura attentamente monitorata dal mercato – sono però calate del 14%, a 857,7 milioni, registrando così il settimo calo su otto trimestri. Il giro d’affari associato alle attività soprannominate “Mavens” (mobile, video, pubblicità social e native) è cresciuto del 24% a 524 milioni di dollari.

Il gruppo si è detto “rincuorato” dal fatto che i suoi utenti gli siano rimasti fedeli nonostante l’attacco hacker annunciato soltanto il 22 settembre scorso ma avvenuto a fine 2014 a danno di almeno 500 milioni di account. Intanto, procede la maxi cessione di attività a Verizon: peccato che non ci sia stata alcuna conference call a commento dei conti, cosa che ha permesso a Yahoo di non rispondere alle domande degli analisti sulla transazione da 4,8 miliardi siglata lo scorso luglio e che dopo le rivelazioni sull’attacco hacker rischia di essere rinegoziata.

Ieri il titolo Yahoo ha chiuso la seduta al Nasdaq in calo dello 0,26% a 41,68 dollari. Nel dopo mercato, sulla scia dei conti, ha guadagnato l’1,37%. Dall’annuncio dell’attacco hacker il titolo ha perso il 4%.

Anche il titolo Intel ha perso il 4%, ma solo nel dopo-mercato di ieri. Nel terzo trimestre il produttore di microchip americano ha messo a segno utili al netto di voci straordinarie per 69 centesimi ad azione, contro i 64 centesimi dello stesso periodo dell’anno scorso. Il miglioramento è comunque inferiore alle stime del mercato, che si aspettava in media una crescita a 73 centesimi per azione. Sul fronte dei ricavi, Intel ha registrato 15,78 miliardi di dollari, meglio dei 14,5 miliardi del 2015, e più di quanto si attendesse il mercato, ovvero 15,58 miliardi.

Per quanto riguarda le attese per il trimestre in corso, il gruppo prevede 15,7 miliardi di dollari di giro d’affari, mentre gli analisti parlavano di 15,87 miliardi. L’outlook era stato già alzato a metà settembre, dopo che si era visto un miglioramento nel mercato dei computer. Tuttavia, secondo diversi osservatori il gruppo non sta cambiando in modo abbastanza rapido per stare al passo con le trasformazioni del settore tecnologico.

La società sta cercando di entrare in altri mercati, dopo la crisi dei pc, tra cui quello del wireless e delle reti di telecomunicazioni. Inoltre Wall Street attende un nuovo piano di ristrutturazione che dovrebbe essere completato entro il 2017. Ad aprile Intel aveva annunciato il taglio di 12.000 posti di lavoro, circa l’11% dei suoi impiegati, entro il 2017.

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