Condividi

Unicredit Start Lab 2018: oltre 4.000 i business plan valutati

Il programma di accelerazione per startup e Pmi innovative è giunto alla quinta stagione: la Lombardia si conferma ancora una volta la regione con più iscritti, dal mondo Digital il maggior numero di startup candidate.

Unicredit Start Lab 2018: oltre 4.000 i business plan valutati

Continua anche nel 2018 la carica delle startup e PMI innovative iscritte a UniCredit Start Lab, il programma di accelerazione promosso da UniCredit, giunto con la presente alla sua quinta stagione. 

Le 632 candidature, pervenute entro lo scorso 9 aprile al termine di un road-show che ha toccato oltre 20 tappe in tutta Italia, hanno infatti consentito di superare quota 4.100 business plan ricevuti da UniCredit a partire dal lancio dell’iniziativa nel febbraio 2014, frutto di una sempre più intensa collaborazione con oltre 150 stakeholder tra incubatori, acceleratori, università, associazioni di categoria e parchi scientifici.

Sono quest’anno 461 le imprese di nuova costituzione che, insieme ad altre 171 idee imprenditoriali innovative, accedono alla selezione finale dei migliori progetti nelle 4 categorie di scouting settoriale del programma: Clean Tech, Digital, Innovative Made in Italy e Life Science. La selezione sarà anche per quest’edizione articolata in due fasi: la prima sarà effettuata a cura di un team dedicato della Banca, la seconda da quattro commissioni specializzate composte da aziende Corporate esperte dei quattro diversi settori.

Tutte le startup che supereranno i due livelli di selezione beneficeranno di attività di mentoring, di sviluppo del network, di un training manageriale avanzato grazie a una Startup Academy di respiro sempre più internazionale e di servizi bancari ad hoc. La startup vincitrice in ciascuna delle quattro categorie a giudizio delle commissioni riceverà inoltre un grant di 10.000 euro.

La Lombardia, con 128 candidature, si conferma anche quest’anno la regione più prolifica in termini di nuove idee imprenditoriali, seguita a distanza dal Veneto, con 67 candidature e dalla Sicilia, da cui provengono 54 business plan inviati per la partecipazione. Dal punto di vista del settore di appartenenza il 49% dei partecipanti proviene dall’area del Digital. Il 12% fa riferimento a progetti legati al settore delle Scienze della vita (medicina, biomedicale, tecnologie assistive), il 10% al settore Clean Tech, con progetti che spaziano dalle energie rinnovabili alla sostenibilità ambientale.

Il restante 29% delle startup ha invece presentato prodotti, servizi o innovazioni di processo tesi a valorizzare le eccellenze distintive del Made in Italy, come l’agrifood, la moda, il design e il turismo. Sotto il profilo anagrafico, il 43% degli imprenditori iscritti ha un’età compresa tra i 24 e i 35 anni. Il 23% degli startupper ha invece oltre 45 anni, un dato in crescita costante negli ultimi anni, segno che la creatività e l’innovazione continuano a svilupparsi anche grazie alle esperienze lavorative acquisite sul campo.

Le regioni settentrionali si confermano quelle con età media dei proponenti più elevata. Dalle regioni del Centro Italia provengono invece gli startupper più giovani, con il 70% dei concorrenti che non raggiunge i 40 anni di età. Leggermente in diminuzione il dato che vede al 17% la percentuale di startup candidate al programma

da una donna.

Commenta