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Ue, riunione d’urgenza su Iraq e Ucraina

Vertice a Bruxelles dei ministri degli Esteri dell’Unione europea: l’argomento principale sarà la crisi in Iraq, ma si parlerà anche di Ucraina – Le rassicurazioni di Putin non convincono tutti – I ministri degli Esteri Mogherini della Difesa Pinotti hanno dato il via libera a una missione in sostegno delle popolazioni nel Nord dell’Iraq.

Ue, riunione d’urgenza su Iraq e Ucraina

Oggi a Bruxelles si terrà una riunione d’urgenza dei ministri degli Esteri dell’Unione europea. Lo ha annunciato l’ufficio del capo della diplomazia comunitaria, Catherine Ashton, precisando che al centro del colloquio ci sarà la difficile situazione geopolitica internazionale: l’argomento principale sarà la crisi in Iraq, ma si parlerà anche di Ucraina, in vista in vista dell’arrivo alla frontiera del Paese del convoglio umanitario organizzato dalla Russia, nonostante i Paesi occidentali abbiano messo in guardia Mosca da ogni intervento sul suolo ucraino. 

D’altra parte, ieri sono arrivate affermazioni rassicuranti dal presidente russo, Vladimir Putin, anche se l’affidabilità del Cremlino è messa in dubbio da più parti, essendo questa la fase più difficile nei rapporti diplomatici fra Russia e Occidente dalla fine della guerra fredda.

La riunione inizierà alle 12 e sarà il primo incontro dei ministri europei da quando la Ue ha deciso le sanzioni economiche contro la Russia. 

Intanto, ieri in Italia il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, e la numero uno della Difesa, Roberta Pinotti, hanno dato il via libera a una missione in sostegno delle popolazioni del Nord dell’Iraq: sarà allestito un ponte aereo, con 6 voli, a partire dal 16 agosto, per la distribuzione attraverso l’Unicef di 36 tonnellate di acqua, 14 tonnellate di biscotti proteici, 200 tende da campo e 400 sacchi a pelo.

“La nostra preoccupazione, che ci sembra condivisa da tutte le forze politiche, è soccorrere i civili e proteggere le comunità cristiane e yazide – hanno affermato i ministri in una nota congiunta -. L’auspicio è che dal consiglio di Bruxelles esca la decisione di un’azione forte, condivisa e congiunta di tutta l’Ue. Restiamo disponibili a riferire in Parlamento in qualsiasi momento”.

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