Condividi

Ue, banche dati comuni per combattere evasione fiscale

La proposta arriva da Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania: il progetto è quello di creare banche dati in comune per favorire lo scambio automatico di informazioni tra i Paesi, sul modello della legge statunitense “Fatca” – La Commissione Ue approva: “E’ l’unica strada da percorrere.

Ue, banche dati comuni per combattere evasione fiscale

Un passo avanti verso la trasparenza, per combattere l’evasione fiscale. A farlo sarebbero Italia, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna, ovvero i Paesi dell’Ue che stanno pensando ad un progetto comune per scovare e prevenire le frodi fiscali, attraverso banche dati messe in comune che faciliterebbero lo scambio di informazioni. Il piano è stato presentato dai ministri dell’Economia dei cinque Paesi in una lettera inviata alla Commissione Ue.

Il progetto seguirebbe l’impronta di quello statunitense del “Fatca”, che permette di ottenere tutte le informazioni su tutti i conti bancari, gli investimenti e i redditi all’estero dei contribuenti americani. “Occorre passare allo scambio di informazioni automatiche su scala europea – ha detto Il ministro francese Pierre Moscovici – superando la fase delle informazioni su richiesta”.

I cinque Paesi, naturalmente, vorrebbero coinvolgere anche gli altri membri della Ue nel progetto: “Invitiamo gli altri Stati ad unirsi e auspichiamo che la Ue possa diventare leader nel promuovere un sistema globale di scambio automatico di informazioni, rimuovendo i nascondigli per chi cerca di evadere”.

La Commissione Ue, per bocca del commissario alla fiscalità Algirdas Semeta, ha accolto con favore l’azione di Francia, Italia, Germania, Spagna e Gran Bretagna: “Lo scambio automatico di informazioni è l’unica strada da percorrere“.

Commenta