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Ucraina, visita von der Leyen: “La Ue è al vostro fianco”. E Kiev piange 10.000 soldati morti

Vista-lampo di von der Leyen prima del Consiglio Ue sull’adesione dell’Ucraina. Frizioni tra Biden e Zelensky. Controffensiva ucraina a Kherson

Ucraina, visita von der Leyen: “La Ue è al vostro fianco”. E Kiev piange 10.000 soldati morti

La Ue è pronta ad accogliere l’Ucraina e Kiev è sulla strada giusta per l’Europa. “Siamo al vostro fianco”. Sono questi i messaggi rassicuranti che Ursula von der Leyen, presidente della commissione europea, ha voluto lanciare nel corso della sua visita-lampo nella capitale ucraina – la seconda dall’inizio del conflitto – finalizzata a testimoniare il sostegno dell’Unione europea nella tragica guerra che ormai da mesi contrappone la Russia di Putin all’Ucraina di Zelensky. Proprio il presidente ucraino, sabato, ha divulgato il terribile conto dei morti sul campo di battaglia: sono 10.000 i soldati ucraini caduti dall’inizio dell’invasione russa il 24 febbraio, ha comunicato Oleksiy Arestovich, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, citato dalla Dpa. Il ministro della Difesa ucraino Oleksii Reznikov aveva dichiarato ad inizio settimana che all’incirca un centinaio di militari ucraini vengono uccisi ogni giorno.

Guerra Russia-Ucraina, la seconda visita di Ursula von der Leyen

“Vogliamo creare una road map molto chiara sulla ricostruzione dell’Ucraina”, ha affermato Ursula von der Leyen, nella dichiarazione congiunta con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. Von der Leyen ha ribadito la necessità di coniugare “investimenti e riforme”. “Sono commossa e impressionata dalla resilienza del popolo ucraino. Continuano le battaglie cruente nel sud e nell’est ma è impressionante notare come gli ucraini difendano il loro paese”, ha proseguito. “A Kiev vedo che la vita sta tornando alla normalità”.

“Questo è un momento decisivo non solo per l’Ucraina ma per tutto il continente europeo: la Russia vuole dividere e indebolire l’Ue. L’Europa è il suo obiettivo”, ha dichiarato dal canto suo il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, sottolineando che Kiev “attende un responso positivo” da parte dell’Ue sulla candidatura ucraina. “Attendiamo questo supporto al vertice europeo che si preannuncia storico”, ha aggiunto Zelensky. in vista del Consiglio Ue in programma a fine mese.”Kiev era già sul giusto binario prima della guerra, ha una democrazia parlamentare solida, ha un’amministrazione funzionante.Vediamo un Paese ad alta digitalizzazione. E’ un Paese che ha già accordi commerciali e di associazione. Ci sono ancora riforme da fare sul campo della corruzione e in campo amministrazione per attrarre gli investitori”., lo ha rassicurato von der Leyen. “Apprezziamo gli enormi sforzi” di Kiev, ha aggiunto”.

“Sfortunatamente la guerra continua e noi abbiamo bisogno di una settimo pacchetto di sanzioni” le ha chiesto il presidente ucraino. “Vanno bloccate le attività di tutte le banche russe, senza distinzioni e in particolare la Gazprombank. L’Ucraina può esportare energia ai Paesi europei”, ha aggiunto.

Ucraina, botta e risposta Biden-Zelensky

Il presidente Usa Joe Biden, secondo la ricostruzione del Washington Post, ancora una volta si è lasciato andare a dichiarazioni poco diplomatiche. «Il presidente Volodymyr Zelensky non volle ascoltare i nostri avvertimenti», ha detto il leader della Casa Bianca, partecipando, venerdì 9 giugno, a un evento organizzato dal partito democratico a Los Angeles. «Lo so che molti pensavano che stessi esagerando, ma io sapevo di avere informazioni solide per prevedere l’imminente aggressione di Putin. Non c’era alcun dubbio, ma Zelensky, così come molti altri, non volle ascoltare».

La replica di Zelensky non si è fatta attendere e Kiev ha preso le distanze dalla ricostruzione del presidente americano, rinviandole al mittente, con un botta e risposta a distanza. Zelensky – è la risposta ucraina a Biden – chiese ai partner occidentali sanzioni preventive contro Mosca prima dell’aggressione. Sanzioni che non sono arrivate perché “I nostri partner non vollero sentirci”, spiega il portavoce presidenziale Sergei Nikiforov usando la stessa espressione di Biden. Con la guerra entrata ormai nel quarto mese – e senza una fine all’orizzonte – la tensione è alle stelle.

Ucraina: controffensiva di Kiev a Kherson ma il Luhansk sempre più in mano russa

 L’esercito ucraino ha lanciato un contrattacco su tre direzioni nella regione di Kherson occupata dai russi. Lo ha reso noto il consiglio comunale della città nel sud del Paese, come riferisce Unian. Gli attacchi sono condotti “in direzione di Kyselivka, Soldatske e Oleksandrivka, mentre il villaggio di Tavriiske è stato completamente liberato”. 
 Sabato Unian aveva riferito che un aereo ucraino aveva colpito una base e depositi nemici in cinque diversi insediamenti della regione, distruggendo anche diversi mezzi corazzati e depositi di munizioni e carburante. La città di Kherson era stata la prima a cadere nelle mani dei russi, all’inizio dell’invasione del Paese.

Sull’altro fronte, la caduta di Severodonetsk sembra ormai vicina: il governatore ucraino della regione di Luhansk, Gaidai, ha ammesso che le forze russe controllano ormai gran parte della città, anche se non l’impianto chimico Azot. In quell’impianto si troverebbero centinaia di militari ucraini e altre centinaia di civili. Secondo fonti Usa citate dal Washington Post «è probabile che la Russia acquisisca il controllo dell’intera regione del Luhansk in Ucraina nel giro di poche settimane». Lo afferma un funzionario della Difesa americana, citato dal quotidiano americano.

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