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Ucraina, le Borse scommettono sulla trattativa Usa-Russia e provano a rialzarsi dopo il giovedì nero

Le Borse sperano nella distensione in Ucraina dopo l’annuncio dell’incontro tra i ministri degli Esteri di Usa e Russia – Dopo il tonfo di Wall Street, oggi prove di rimbalzo

Ucraina, le Borse scommettono sulla trattativa Usa-Russia e provano a rialzarsi dopo il giovedì nero

L’incertezza regna sovrana sui cieli dei mercati, che si trascinano verso un nuovo fine settimana dominato dalla paura di uno scontro miliare in Ucraina. Ma nelle ultime ore, a giudicare dal cambio di rotta dei listini asiatici e del future sull’apertura Usa (condizionata oggi dalle scadenze tecniche alla fine di un mese nero) è tornata la speranza in un accordo sul filo di lana. Nella notte è stato reso noto che Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, si vedrà la settimana prossima in Europa con il suo omologo russo, Serghei Lavrov. Intanto, oggi pomeriggio è in programma una riunione virtuale tra Joe Biden e gli alleati europei. La possibile schiarita sui cieli dell’Ucraina ha prodotto i suoi effetti.

Hong Kong dimezza le perdite, Giappone a prova di inflazione

Le Borse asiatiche hanno quasi del tutto cancellato i ribassi: il Nikkei cede lo 0,2% (-1,8% la settimana) contro -1,3% in apertura. L’ Hang Seng di Hong Kong dimezza la perdita a -0,5% (-0,9% la settimana). CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen -0,3% (+0,3%). Kospi di Seul 0,1% da -1,2%. Mumbai +0,1%.

L’inflazione stenta a ripartire in Giappone, dove da decenni i prezzi al consumo sono quasi fermi. A gennaio, l’indice è salito dello 0,2%, in rallentamento dal +0,5% del mese precedente. Il buono decennale del Tesoro di Tokyo è poco mosso a 0,22%, sui massimi dal 2015. La maggior parte degli economisti ritiene che nei prossimi mesi l’inflazione salirà fino ad avvicinarsi al 2%, ma questo movimento potrebbe essere più lento del previsto.

Cambiano rotta nella notte i future di Wall Street dopo una nuova seduta ad alta tensione: da -0,6% ad un rialzo di circa mezzo punto. Ieri il Dow Jones ha lasciato sul terreno oltre 600 punti nella peggior seduta da inizio anno del Dow Jones (-1,8%). L’S&P 500 ha chiuso a -2,1%, Nasdaq -2,8%.

Brusca frenata di Tesla. Musk attacca il fisco

Sotto tiro Tesla (-5,1%) dopo che Elon Musk ha accusato il fisco Usa di accanimento giudiziario nei suoi confronti. Male anche Meta (-4,1%) e Morgan Stanley (-4,9%).

Sale ancora il rendimento dei Treasury. Il decennale tratta a 1,98%, +2 punti base.

Si ferma però l’ascesa dell’oro, ieri sopra quota 1.900. Stamane il contratto spot tratta a 1.880 dollari.

Frena il petrolio: più vicino l’accordo con Teheran

Il petrolio Brent e WTI è in calo dello 0,7%. A guidare i prezzi negli ultimi giorni non sono le notizie sull’Ucraina ma quelle positive in arrivo dal negoziato sulle attività nel nucleare dell’Iran.

Intanto, una notizia getta una luce sinistra sui buoni propositi del mondo finanziario a proposito della battaglia per l’ambiente. A meno di tre mesi dalla su nascita, l’Etf Msci Global Climate Exchange lanciato con grande enfasi al meeting di Glasgow rischia di chiudere i battenti: nessuna delle grandi banche ha rispettato gli impegni presi sugli investimenti.

Lane (Bce): l’inflazione bassa appartiene al passato

Contrordine: la crisi ucraina non è avviata alla soluzione. Anzi, si segnalano le prime scaramucce oltre la linea del Dniepr, ma il rumore dei proiettili fa tremare soprattutto i palazzi europei. La Ue si accinge a vivere comunque un nuovo fine settimana di paura, mentre rifà i conti sull’inflazione. Lesto a cogliere l’occasione, il chief economist di Francoforte, l’irlandese Philip Lane, già arroccato sulla linea che i tassi non si toccano. Ieri, però, parlando al G 20, Lane ha corretto la rotta: “Ci sono molti fattori – dice – che indicano che il contesto di inflazione eccessivamente bassa, che ha prevalso tra 2014 e 2019, potrebbe non riemergere neppure dopo la fine della pandemia”. Perciò la Bce fisserà la sua politica monetaria in modo “simmetrico” per sostenere l’aumento del 2% nel medio termine, non tollerando né reazioni eccessive né reazioni insufficienti ai rischi di inflazione”. Insomma, la Bce chiede mano libera nel breve.

Di qui, come sottolinea Antonio Cesarano di Intermonte, sale il valore degli appuntamenti di marzo: il giorno 10 il direttorio dovrà decidere se accelerare o meno il tapering. Allo stesso tempo occorrerà anche verificare se la Bce intenda varare una nuova serie di operazioni TLTRO a marzo o nella riunione del 14 aprile. Infine, non da ultimo, sarà molto importante anche l’esito dei primi negoziati tra i Paesi sulla revisione del Patto di stabilità e crescita (sospeso fino a fine 2022), con una prima importante data del 25 marzo.

Calano Bund e Btp: spread a 161 punti

L’eco dei venti di guerra si è fatta sentire sui mercati obbligazionari. La fuga dal rischio provoca la discesa dei rendimenti Usa, con la curva che si appiattisce vistosamente sul tratto 2/10 anni.

Il Bund tedesco cala a 0,22%, -4 punti base. Scende invece il BTP decennale a 1,83% dal 2% di ieri, massimo da maggio 2020. Lo spread cala a 161 punti base (-1,06%).

Piazza Affari maglia nera. Tiene la bilancia commerciale

In una nuova giornata difficile, a Piazza Affari tocca la maglia nera: -1,11%, scivolando a 26.669 punti.

L’Italia ha registrato un surplus commerciale con il resto del mondo di 1,103 miliardi di euro a dicembre, rispetto a un avanzo di 6,790 miliardi di euro nello stesso mese del 2020, secondo i dati diffusi oggi da Istat. Le esportazioni sono aumentate del 16,2% su base annua, mentre le importazioni sono cresciute del 37,2%.

Male anche il resto d’Europa: Amsterdam -1,02%; Londra -0,88%; Madrid -0,75%, Francoforte -0,68%. A picco Mosca: -3,71%.

Si difende Parigi (-0,26%), sorretta dal buon andamento del lusso dopo i risultati di Kering (+5,11%), ottimi grazie al marchio Gucci. Gli occhi sono ora puntati su possibili nuove prede di un gruppo che ha un free cash flow di quasi 4 miliardi di euro nel 2021 e un debito quasi inesistente. “Sicuramente le acquisizioni potrebbero avere un senso nel prossimo futuro per il gruppo”, ha detto il presidente e AD Francois-Henri Pinault.

Commerzbank promette il dividendo

A Francoforte vola Commerzbank (+4%). La seconda banca tedesca si conferma ottimista per il 2022 dopo che il 2021 si è chiuso con il ritorno all’utile (430 milioni). Per il 2022, il gruppo punta a un utile netto di oltre un miliardo di euro e al pagamento del dividendo. “Nel primo anno della nostra trasformazione abbiamo mantenuto le nostre promesse”.

Continental balza del 4,2% dopo che Manager Magazin ha scritto che il gruppo tedesco sta valutando di dividersi in quattro entità separate. Il piano del colosso tedesco degli pneumatici dà una mano anche a Pirelli (+0,07%), peraltro sostenuta dal buy di Equita: “Alziamo le stime 2022 ritenendo che i volumi in crescita e il mix di prezzo ancora positivo possano contribuire a un miglioramento dei margini in valore assoluto”.

Ferrari (+0,6%) presenta la rossa per la F1

Tra i pochi titoli in terreno positivo spiccano Atlantia (+1%), Recordati (+0,7%) e Ferrari (+0,6%), nel giorno della presentazione della nuova Rossa per la F1.

Giù i petroliferi. Perde colpi Tenaris (-2,8%) nonostante i conti positivi. A giustificare le prese di beneficio c’è la performance del titolo nel 2022: +25%. Seconda solo a Banco Bpm. Riprende la via del ribasso Saipem (-2,76%). Banca Akros, a proposito del piano di rilancio si limita a scrivere che “la visibilità sul pacchetto di ristrutturazione e sull’aumento di capitale resta limitata”.

Realizzi sulle banche sempre alle prese con le indiscrezioni legate a operazioni di M&A: Unicredit -2,7%, Bpm -1,24%. Bper in flessione del 4%.

I buoni risultati di Kering fanno da traino al settore del lusso che comunque rallenta dai massimi di seduta: Brunello Cucinelli +0,19%, Salvatore Ferragamo +0,48%.

In rosso Stm (-1,92%) in linea con le oscillazioni del Nasdaq: per Jefferies il titolo è “Underperform”, prezzo obiettivo a 30 euro. Il Credit Suisse ribadisce “Outperform” con prezzo obiettivo a 65 euro da 60 precedente.

Edison Risp festeggia il dividendo

Forte rialzo per le azioni di risparmio Edison in salita del 5,48% dopo i risultati 2021, in forte crescita sul fronte dei ricavi e dei margini e con il ritorno alla cedola dopo un’assenza di quattro anni.

Debutto negativo per Civitanavi su Euronext Milan, con un calo dell’1,7%.

Sull’Egm in controtendenza Comal (+1,13%), che ha siglato un accordo con Enel per la realizzazione di una fabbrica di tracker, i dispositivi che permettono ai pannelli fotovoltaici di orientarsi e seguire il sole nel corso della giornata, all’interno della centrale di Montalto di Castro.

In rialzo del 3,19% anche Digital360: KT&Partners ha alzato da 5,62 a 5,87 euro il fair value sul titolo, confermando la raccomandazione add. La società è attiva nel settore dei processi di trasformazione digitale.

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