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Ubi Banca: Massiah, good bank? Non siamo qui a salvare nessuno

“Noi non siamo qui a salvare nessuno, siamo un’azienda privata, al massimo siamo qui a valutare operazioni di creazione di valore”.
Queste le inequivocabili parole pronunciate dal consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah, rispondendo alla domanda di un’azionista sull’ipotesi di acquisizione di tre delle quattro “good bank”

Ubi Banca: Massiah, good bank? Non siamo qui a salvare nessuno

“Noi non siamo qui a salvare nessuno, siamo un’azienda privata, al massimo siamo qui a valutare operazioni di creazione di valore”.

Queste le inequivocabili parole pronunciate dal consigliere delegato di Ubi Banca, Victor Massiah, rispondendo alla domanda di un’azionista
sull’ipotesi di acquisizione di tre delle quattro “good bank” (Etruria, Banca Marche e Carichieti) nel corso dell’assemblea straordinaria che ha approvato la nascita della banca unica di gruppo attraverso l’incorporazione di sette controllate. Il via libera è arrivato dal 91,8% del capitale presente. Contrario lo 0,02%, astenuto l’8,2%. Al voto ha partecipato il 37,4% del capitale dell’istituto.

“Se l’eventuale creazione di valore non c’è – ha continuato il manager, senza fare alcun riferimento esplicito alle good bank – noi non facciamo l’operazione. Non abbiamo la missione di salvare nessuno, ma di creare il maggior valore possibile per gli azionisti”.

Massiah ha ricordato inoltre che la solidità di Ubi, anche in termine di incidenza degli npl, che è “la più bassa in termini percentuali di mercato tra i maggiori competitor. Anche per questo – ha concluso – non siamo oggetto di salvataggio ma siamo oggetto di richieste di salvataggio o di richieste di intervento”. 

In questo contesto, occorre sottolineare l’ottima prestazione del titolo Ubi su Piazza Affari in scia all’intero comparto bancario. A pochi minuti dalla chiusura le azioni guadagnano il 4,1% a 2,336 euro.

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