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Uber, è battaglia a Parigi: i tassisti bloccano le strade

Alcune centinaia di taxi hanno bloccato fin dalle prime ore della mattinata le strade fra Parigi e gli aeroporti di Roissy-Charles de Gaulle e di Orly – La rabbia dei tassisti francesi è salita dopo che il tribunale di commercio ha respinto, venerdì scorso, il reclamo delle associazioni che chiedevano il divieto di Uber.

Uber, è battaglia a Parigi: i tassisti bloccano le strade

I tassisti francesi non mollano. Confermando una tendenza che solo da poco è giunta in Italia, con il blocco di UberPOP deciso dal Tribunale di Milano dopo che in diversi Paesi nel mondo l’applicazione di ride sharing è già definitivamente sospesa da tempo, continua la battaglia a Parigi, dove oggi i tassisti della capitale stanno inscenando una protesta molto vigorosa contro la app californiana dei taxi fai-da-te.

Alcune centinaia di taxi hanno bloccato fin dalle prime ore della mattinata le strade fra gli aeroporti di Roissy-Charles de Gaulle e di Orly e Parigi. La rabbia dei tassisti francesi è salita dopo che il tribunale di commercio ha respinto – venerdì scorso – il reclamo delle associazioni che chiedevano il divieto di Uber: questo nonostante il governo transalpino abbia da tempo espresso l’orientamento secondo il quale dal 1° gennaio 2015 il servizio è vietato per legge. “Non soltanto il servizio è illegale – ha detto il portavoce del ministero dell’Interno di Parigi, Brandet in un’intervista televisiva – ma per il consumatore c’è un reale pericolo”.

La corsa di Uber, startup californiana fondata nel 2009 da Travis Kalanick, procede dunque tra mille ostacoli, e non solo in Europa: il servizio è stato per esempio bloccato in alcuni Stati degli stessi Usa, in Australia, in Brasile e in India. A livello finanziario però i conti continuano a tornare: la società è la prima nel settore tecnologico a vantare il record di raccolta di capitali per 10 miliardi di dollari, senza ancora essersi affacciata sul mercato azionario attraverso un collocamento. 

Tra linee di credito dirette e raccolte di liquidi in forma di partecipazione al capitale, Uber ha raggiunto livelli di finanziamento che neppure Google e Facebook, prima di diventare società quotate, avevano sperimentato: e a maggio questa azienda è arrivata a valere 50 miliardi di dollari, preparandosi al lancio in Cina e a una quotazione in Borsa da record.

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