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Tutti i riflettori sono rivolti alla Fed. Intanto continua l’altalena in Borsa

Alle 18:15 ora italiana uscirà il comunicato della Federal Reserve: i mercati attendono iniziative concrete per contrastare la recessione – Sul fronte dei titoli di Stato, prosegue il miglioramento con il recupero dei Btp: il rendimento di quelli decennali è sceso al 5,06% – Altalena a Piazza Affari, dove guadagnano i titoli bancari, Europa e Usa.

Tutti i riflettori sono rivolti alla Fed. Intanto continua l’altalena in Borsa

La tempesta non si placa. Anzi, la paura di un forte rallentamento dell’economia globale sta spingendo le Borse europee in un nuovo pesante ribasso. Londra, nel bel mezzo di scene di guerriglia urbana, e Francoforte perdono rispettivamente il 1,44% e il 2,64%, Parigi scende dello 0,67%. A Milano, invece, l’indice FtseMib intorno alle 13 è ritornato (di poco) in territorio positivo, mentre prosegue il miglioramento sul mercato dei titoli di Stato con il recupero dei Btp: grazie agli interventi della Banca centrale europea, il rendimento del titolo di Stato decennale è in calo di 21 punti base al 5,06%.
In Borsa ne beneficiano le banche, tornate positive. Va meglio la Spagna, con il rendimento del Bono decennale già sceso stamattina sotto il 5% al 4,95%, 16 punti in meno di ieri. E il fatidico spread con il Bund tedesco è per il Bono di 268 punti e per il Btp di 277 punti: ieri sera aveva chiuso a 302 punti. Dopo gli interventi della Bce e preso attto delle difficoltà cinesi (l’inflazione è salita al 6,5% contro un obiettivo del 4%), i riflettori sono ora accesi su Washington. Alle 18 e 15 ora italiana uscirà il comunicato della Federal Reserve. I mercati si attendono iniziative concrete per contrastare la recessione, ormai alle porte come dimostrai l crollo dei prezzi del petrolio sotto quota 80 dollari.

CROLLANO I TITOLI DELL’AUTO. FIAT IN PANNE
IL CALO DEL PETROLIO PESA ANCHE SULL’ENI

 Sulle Borse europee i titoli più venduti sono quelli legati al ciclo economico, a partire dalle materie prime e dai petroliferi: l’inglese Bp scende del 3,2%, Shell cade ad Amsterdam, in ribasso del 4,5%. A Milano Eni cala del 2%, Saipem -3,1%, Tenaris -3,2%. Il greggio americano Wti è scambiato a 78,8 dollari al barile, in calo del 3%. Il miglioramento dei Btp aiuta le banche che sono in gran parte positive: Intesa sale dell’1,3%, Unicredit +0,4%, Banco Popolare +1,4%, Mediobanca -0,4%, Monte Paschi +1%. Chi se la passa male sono i titoli industriali più legati al ciclo economico. Fiat cade in ribasso del 7,7%, Prysmian -2,4%, Fiat Industrial -4%, Pirelli e Impregilo -3%. Exor, la finanziaria degli Agnelli, perde il 2,9%. Male anche Campari-2,7%. Dopo una serie di oscillazioni, Tod’s segna ora un rialzo dell’1,4% grazie alla promozione a buy di Citigroup. I capitali in fuga dai normali strumenti di investimento cercano rifugio nel franco svizzero, in rialzo a 1,0605 contro l’euro, e nell’oro salito al nuovo record di 1.765 dollari l’oncia.

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