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Turismo e golf, la super-fiera di 4 giorni a Villa Erba

Sul lago di Como oltre 500 rappresentanti di circoli e resort stranieri provenienti da 66 nazioni e oltre 360 tour operator specializzati.

Turismo e golf, la super-fiera di 4 giorni a Villa Erba

La più importante fiera mondiale di turismo golfistico fa tappa per la prima volta in Italia, a Villa Erba (Cernobbio) sul lago di Como. Si tratta della diciassettesima edizione dell’International Golf Travel Market, manifestazione in programma da oggi a giovedì con oltre 500 rappresentanti di circoli e resort stranieri provenienti da 66 nazioni e oltre 360 tour operator specializzati nel settore. Il business d’altra parte è enorme, grazie a 25 milioni di viaggi l’anno in compagnia di sacche e palline e l’Italia dovrebbe finalmente intercettare una quota consistente di questa torta.

Per questo il nostro Paese ha deciso di fare squadra, presentandosi unito e compatto nel Padiglione Italia, dove i buyers potranno incontrare 62 realtà, tra istituzioni, regioni, consorzi di circoli, golf resort e agenzie di incoming. Sulla spinta all’associazione Italy Golf & More e del fatto che l’Italia è stata inserita dai Tour Operator membri della Iagto (International Association Golf Tour Operators) tra le 10 destinazioni golfistiche più attraenti, la proposta sarà a 360 gradi, ricca di 417 impianti di golf che interessano 19 delle 20 regioni italiane. 

Per paradosso geografico la massima concentrazione di campi è al Nord (la sola Lombardia ne vanta 69), ma c’è da sperare che una volta compreso a fondo l’appeal rappresentato dal golf si moltiplichino le iniziative anche nel Mezzogiorno. È vero che in questo momento molti circoli nostrani sono in affanno (qualcuno è anche fallito), a causa della crisi economica e del tesseramento libero, che fa proseliti da un lato, ma sottrae soci ai club dall’altro; è anche vero però che i circoli in località turistiche stanno meglio grazie ai green feee, cioè al biglietto d’ingresso e possono preoccuparsi meno del contributo degli associati.

Golf e turismo dunque dovrebbero andare a braccetto, sostenendosi l’un l’altro. “La reputazione del nostro Paese come meta del turismo golfistico mondiale – sostiene Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf (FIG)- deve ancora essere valorizzata appieno, abbiamo un enorme potenziale inespresso. Meglio conosciuta per l’arte, la cultura, la moda, la cucina e il vino, tutti elementi sempre più richiesti per una vacanza di golf, l’Italia sa anche offrire esperienze memorabili a chi viaggia con sacca e bastoni. I golfisti di tutto il mondo devono sapere che possono giocare di fronte a un antico acquedotto romano o godere di una vista spettacolare sul mare della Sardegna o ancora osservare il cratere fumante dell’Etna e i ghiacciai del Monte Bianco a Courmayeur”.

“Abituata a ricevere oltre 50 milioni di visitatori all’anno, l’Italia ha quanto occorre per logistica e infrastrutture – dice Peter Grimster, responsabile IGTM per Reed Exibitions, organizzatore della Fiera – e ha una vasta gamma di opzioni, attività, esperienze da offrire. Aggiungere il golf a questo straordinario mix può generare una crescita importante del turismo”.

Anche a questo fine è nato il progetto interregionale Italy Golf & More, creato nel 2003 e diventato dal 2012 un Progetto di Eccellenza Turistico Nazionale, con l’obiettivo di promuovere nel mondo l’Italia quale nuova grande destinazione golfistica con un prodotto unitario sotto il marchio tricolore. Di Italy Golf & More fanno attualmente parte Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto, Sicilia, Puglia, Liguria, Lombardia e Lazio, mentre la FIG rappresenta le altre regioni.

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