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Trump-Putin, anche il petrolio nel summit

Nel controverso summit di Helsinki i Capi di Stato di Usa e Russia parleranno anche di petrolio mentre l’Europa prova ad imbastire un fronte anti-dazi con la Cina, il cui Pil cresce “solo” del 6,7% e frena le Borse asiatiche – Oggi i conti di Netflix e l’Amazon Day

Trump-Putin, anche il petrolio nel summit

Si spengono i riflettori su Mosca dopo l’ottima organizzazione dei Mondiali. L’attenzione si sposta oggi su Helsinki per l’atteso quanto discusso e discutibile vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin.

Nelle stesse ore, a Pechino, il premier Li Kequiang ospita il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker e il numero uno del Consiglio d’Europa Donald Tusk nel difficile tentativo di dar vita ad un fronte anti Usa sui dazi.

Intanto, l’economia cinese rallenta la sua corsa. Il prodotto interno lordo registra una crescita del 6,7 % nel secondo trimestre, in lieve frenata rispetto al precedente 6,8%.

I mercati finanziari hanno accolto la notizia con un certo nervosismo, nonostante sia linea con le previsioni di Pechino, che per il 2018 ha un obiettivo del 6,5%. L’indice Csi di Shanghai perde lo 0,5%, fanno peggio lo azioni cinesi a Hong Kong (-1%). Pesa la caduta di Xiaomi (-9,6%). Deboli anche gli altri listini asiatici. Manca oggi all’appello Tokyo, chiusa per la festività del Mare.

RALLENTA L’INDUSTRIA DI PECHINO

A spiegare la reazione negativa del mercato è, in buona parte, il nervosismo legato alla guerra dei dazi. In questa chiave preoccupa il calo, più robusto del previsto, della produzione industriale in giugno, solo il 6% anno su anno, sotto il +6,5% atteso. Colpisce la minor crescita degli ordini in robot (+7% contro il precedente +23%), indice della cautela degli investitori di fronte alla crisi con gli Usa.

Ma il dato sul Pil rappresenta anche la conferma che la Cina si sta trasformando in un sistema economico maturo guidato dai consumi: le vendite al dettaglio segnano una crescita del 9%, appena sopra le aspettative. Calano intanto gli investimenti in infrastrutture ed immobili e si cerca di ridurre la dipendenza della crescita dall’export (oggi il 19% del Pil contro il 31% di inizio decennio).

Il petrolio tipo Brent è in ribasso dello 0,5%, a 75 dollari il barile. Nel corso del vertice tra Putin e Trump, ci potrebbe essere spazio anche per i temi dell’energia. La Casa Bianca, in vista delle elezioni di medio termine, vuole a tutti i costi far scendere i prezzi del carburante. Per questa ragione, scrive Bloomberg, i vertici dell’amministrazione Trump starebbero pensando di utilizzare le scorte di greggio.

OGGI I CONTI NETFLIX, RIFLETTORI SULL’AMAZON DAY

I future lasciano prevedere un’apertura positiva per l’Europa, debole Londra, positive le indicazioni sugli indici Usa, nell’attesa delle trimestrali Usa ed europee. Oggi a Wall Street si alza il sipario sul semestre di Bank of America e di Black Rock. A Borsa chiusa toccherà a Netflix, che ha appena fatto il pieno di premi agli Emmy Awards ed è chiamata a confermare la crescita record degli abbonamenti, accelerata dallo sbarco su un altro mercato immenso: l’India.

Nei prossimi giorni arriveranno a Wall Street i dati di Goldman Sachs, Morgan Stanley, American Express e Blackstone Group, ma anche titoli del tech come Microsoft e Ibm.

I mercati oggi guarderanno anche alle vendite di Amazon, nel Prime Day, il giorno delle offerte speciali del gigante dell’e-commerce.

In Europa spiccano i risultati di Novartis (mercoledì), Volvo e Unilever (giovedì).

PARLA POWELL, I DAZI AL CENTRO DEL G20

La guerra commerciale sarà in settimana al centro delle discussioni al G20 di Buenos Aires, che riunirà i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali per fare il punto sulla situazione dell’economia globale.

Tanta attesa anche per le parole di Jerome Powell, che domani affronterà le domande del Congresso sull’andamento dell’economia americana, sui tempi della stretta sui tassi e, soprattutto, sull’effetto dei dazi sulla congiuntura. Nello stesso giorno usciranno anche i dati sulle vendite al dettaglio. Mercoledì invece toccherà al Beige Book.

Oggi il Fmi pubblica l’aggiornamento delle previsioni economiche globali.

DECRETO DIGNITÀ, NOMINE ALLA CDP

In Italia tiene banco oggi l’avvio dell’esame del Dl dignità, che si preannuncia abbastanza intenso alla luce delle polemiche sulle ipotesi di tagli ai posti di lavoro che implicitamente comporterebbe il varo del provvedimento. C’è attesa anche per mercoledì quando l’assemblea della Cassa Depositi e Prestiti sarà convocata per nominare il nuovo consiglio di amministrazione: sono tre i papabili candidati. Sempre mercoledì, è previsto l’intervento del ministro Luigi Di Maio in Aula alla Camera sulla situazione dei tavoli di crisi aziendale aperti al Mise.

Martedì il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, dovrà intervenire martedì alla Relazione sull’arbitro finanziario e nella stessa giornata, al Senato, il Ministro dell’Economia Tria esporrà le linee guida del suo dicastero.

Venerdì sera l’agenzia canadese Dbrs ha confermato il rating dell’Italia BBB (High) con trend stabile perché “i fondamentali economici e finanziari dell’Italia stanno gradualmente migliorando. Le attese deviazioni dagli attuali target di bilancio in seguito alla nuova agenda politica – aggiunge la nota – difficilmente indeboliranno in modo significativo la congiuntura”.

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