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Trump ha fatto perdere la testa all’America che nelle elezioni del 5 novembre sarà a un bivio: democrazia o autoritarismo?

Le elezioni americane del 5 novembre non serviranno solo a scegliere un Presidente ma a decidere tra democrazia e autoritarismo – La crescita dei consensi a Trump è un incubo non solo per l’America ma per tutto il mondo e in particolare per l’Europa. Ma cosa c’è dietro? Ecco gli esilaranti risultati delle ultime indagini

Trump ha fatto perdere la testa all’America che nelle elezioni del 5 novembre sarà a un bivio: democrazia o autoritarismo?

La gran parte dei sondaggi pre-elettorali dà Donald Trump in vantaggio di 5 o 6 punti su Joe Biden per la corsa alla Presidenza degli Stati Uniti che arriverà al traguardo nelle elezioni del 5 novembre prossimo. Un incubo per le democrazie di tutto il mondo. Ma com’è possibile che un leader che non rispetta le regole costituzionali, che è stato sottoposto a 91 procedimenti giudiziari e che ha addirittura ispirato l’assalto a Capitol Hill di tre anni fa e che oggi spudoratamente derubrica a “fake news”, stia seducendo di nuovo l’America? Massimo Gaggi sul Corriere della Sera e Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore riferiscono gli esilaranti risultati di indagini che fanno luce sugli orientamenti degli elettori che sognano Trump di nuovo alla Casa Bianca. Secondo il Des Moines Register dello Iowa il 42% dei repubblicani condivide l’accusa di The Donald agli immigrati di avvelenare il sangue dell’America e un conservatore su due apprezza il suo proposito di organizzare deportazioni di massa di clandestini. Ma c’è di più: secondo un sondaggio del Washington Post-University of Maryland è cresciuto fino all’86% il numero di elettori repubblicani che assolvono Trump da ogni responsabilità per l’assalto al Congresso e 7 elettori repubblicani su 10 ritengono che sia arrivato il momento di “andare oltre” e di rompere le regole costituzionali per rimettere in sesto il Paese. Cresce in sostanza il desiderio degli americani di “autorità, obbedienza e uniformità” preferite a “libertà, indipendenza e diversità”. Di fronte alla paura dei cambiamenti, cresce la voglia di una svolta autoritaria e di un leader autoritario che oggi Trump impersona più di altri e che si manifesta anche nelle sue surreali spacconate (“Mi manda Dio”). Allucinante: non solo per gli americani ma anche per noi europei. Errare è umano, ma perseverare con Trump sarebbe davvero diabolico. Salvo colpi d’ala della Corte Suprema. L’America è al bivio tra democrazia e autoritarismo ed è una scelta piena di insidie. Trump subito giù dalla torre.

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