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Trump e dazi Usa, caos sentenze sullo stop: cosa succede ora e perché lo scontro si trascina fino alla Corte suprema

Battaglia giudiziaria sui dazi Usa imposti da Trump che vince un appello dopo il primo stop dei giudici definito “orribile” dal tycoon. Ora però lo scontro si trascinerà fino alla Corte suprema. Oggi intanto conferenza stampa con Musk

Trump e dazi Usa, caos sentenze sullo stop: cosa succede ora e perché lo scontro si trascina fino alla Corte suprema

Battaglia giudiziaria sui dazi Usa imposti da Donald Trump. La Us Court of International Trade blocca temporaneamente le tariffe definendole “illegali” e stabilendo che il presidente non ha l’autorità per imporre dazi globali. Di rimando, ira della Casa Bianca che parla di “golpe’ da parte di ‘giudici attivisti” e presenta ricorso. Per Trump si tratta di una sentenza “politica” e “orribile”. A seguire, la Corte di appello dà ragione all’amministrazione e sospende la sentenza. Ma lo scontro è destinato a trascinarsi fino alla Corte suprema.

Elon Musk intanto lascia l’amministrazione dopo le frizioni delle ultime settimane e annuncia ufficialmente su X la fine del suo mandato alla guida del Doge: oggi è prevista una conferenza stampa con Trump.

Dazi, caos sentenze e ira di Trump: ecco cosa ha detto

“L’orribile decisione stabilisce che avrei dovuto ottenere l’approvazione del Congresso per i dazi”, ha attaccato Trump su Truth. “In altre parole, centinaia di politici si dovrebbero riunire a Washington per settimane, o persino mesi, cercando di giungere a una conclusione su quanto addebitare agli altri Paesi che ci trattano ingiustamente”.

“Se questa sentenza fosse stata mantenuta – ha proseguito il tycoon – avrebbe distrutto completamente il potere presidenziale: la presidenza non sarebbe mai più stata la stessa! Con questa decisione, il nostro Paese avrebbe perso migliaia di miliardi di dollari, denaro che renderebbe l’America di nuovo grande” “Il presidente degli Stati Uniti deve avere il diritto di proteggere l’America da coloro che le stanno arrecando danni economici e finanziari”, ha detto ancora il tycoon.

Dazi Usa, Wescott; “Adesso Trump è criticato anche dai suoi”

“Non sarà la fine della vicenda dei dazi, ma di sicuro è una svolta importantissima: ora Trump dovrà chiedere il sostegno del Congresso dove però il clima è cambiato in modo sostanziale”. Lo dice Robert Wescott, ex consigliere per l’economia internazionale di Bill Clinton all’epoca del grande lancio della globalizzazione e della massima apertura delle frontiere commerciali. Per lui, come confessa a Repubblica, Trump sta perdendo consenso: “All’inizio della presidenza, non più di cinque mesi fa, non c’era un solo parlamentare repubblicano disposto a dire una parola contro Trump. Un po’ per compiacenza, un po’ per genuina curiosità. E visto che ha la maggioranza di entrambi i rami lui si sentiva blindato. Ma il suo personalismo, la sua erraticità e arroganza, hanno aperto gli occhi a molti perfino della sua parte”.

Dazi, segretario Tesoro Usa: negoziati con la Cina in stallo

Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha dichiarato che i negoziati commerciali con la Cina sono “un po’ in stallo” e ha suggerito che Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping potrebbero essere coinvolti. “Direi che sono un po’ in stallo”, ha detto Bessent all’emittente Fox News quando gli è stato chiesto dei colloqui commerciali con Pechino. “Credo che nelle prossime settimane avremo altri colloqui con loro e credo che a un certo punto potremmo avere una telefonata tra il presidente Usa e il presidente del Partito, Xi”, ha aggiunto.

Le due maggiori economie mondiali hanno concordato questo mese di sospendere le tariffe reciproche per 90 giorni, con un’escalation a sorpresa nella loro aspra guerra commerciale dopo i colloqui tra i massimi funzionari a Ginevra. Con la tregua del 12 maggio, Washington ha accettato di ridurre temporaneamente le tariffe sulle importazioni cinesi al 30% – dal 145 per cento – mentre la Cina ha detto che avrebbe abbassato i suoi dazi sulle importazioni di beni americani al 10% dal 125%. “Credo che, data l’ampiezza dei colloqui e la loro complessità, sia necessario che entrambi i leader si confrontino”, ha dichiarato Bessent.

Musk, oggi la conferenza stampa con Trump: a che ora?

Oggi Trump e Musk terranno una conferenza stampa alle 13.30 ora locale, le 19.30 in Italia. “Terrò una conferenza stampa con Elon Musk allo Studio Ovale. Sarà il suo ultimo giorno, ma non proprio, perché sarà sempre con noi e ci aiuterà in ogni momento. Elon è fantastico!”, ha annunciato il presidente Usa su Truth.

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