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Trump allenta le regole a Wall Street: firmati 2 ordini esecutivi

La riforma di Wall Street che Barack Obama aveva creato dopo la grande crisi finanziaria dei mutui sub-prime verrà smantellata da Donald Trump – È arrivata la firma di due ordini esecutivi che allentano le regole volute dalla precedente amministrazione per evitare il ripetersi di crisi finanziarie dovute alla spregiudicatezza dei banchieri.

La riforma di Wall Street che Barack Obama aveva creato dopo la grande crisi finanziaria dei mutui sub-prime verrà smantellata da Donald Trump. Il nuovo presidente degli Stati Uniti continua a stupire proseguendo su una strada opposta rispetto a quella intrapresa dal suo predecessore.

È arrivata la firma di un ordine esecutivo che allenta le regole esistenti e riducono la supervisione sui grandi gruppi finanziari americani. In parallelo, un secondo decreto approvato dall’inquilino della Casa Bianca stabilisce che sia modificata la norma, che sarebbe entrata in vigore in aprile, in base alla quale i consulenti previdenziali sarebbero stati obbligati a operare “nel miglior interesse dei clienti”allo scopo di evitare la vendita di prodotto rischiosi e incapaci di garantire una rendita decente al momento della pensione. In attesa di correzioni, l’operatività è rinviata di 180 giorni.

Le suddette regole erano state fortemente volute da Obama al fine di scongiurare il ripetersi di un’altra crisi dovuta alla scelleratezza della finanza americana che nel 2008 portò alla recessione peggiore che gli Usa abbiano vissuto nel corso degli ultimi 80 anni.

Gli ordini esecutivi firmati da Donald Trump, che nella serata di oggi telefonerà al Presidente del Consiglio Italiano Paolo Gentiloni, rappresentano una vera e propria inversione a U e mantengono un’altra delle promesse che il tycoon aveva fatto in campagna elettorale. Da sottolineare però che, quello stabilito oggi è solo un primo passo, l’effettiva revisione della riforma arriverà solo in seguito e dovrà passare attraverso il voto del Congresso.



Scendendo nei dettagli, il primo decreto stabilisce una revisione della legge Dodd-Frank del 2010, la più grande riforma di Wall Street degli ultimi decenni, che imponeva delle regole ben precise alle banche, limitando l’uso di derivati e fondi privati e istituendo il Financial Stability Overisght Council. Trump, appena una settimana fa, l’aveva definita “un disastro”.

Sul piatto ci sono però altri importanti cambiamenti, come la possibile abolizione del Consumer Financial Protection Bureau, organo che si occupa della protezione dei consumatori nei rapporti con le istituzioni finanziarie e l’addio alla Volker Rule, vale a dire la norma che impedisce alle  banche d’affari di usare i soldi dei depositi per fare speculazione. Alla vigilia della firma un funzionario della Casa Bianca ha preannunciato: “Ci sono alcune cose che potremmo fare sulla Dodd-Frank che riteniamo avranno un impatto abbastanza immediato e drammatico“, ad esempio “riduzioni di personale” nelle agenzie di regolamentazione.

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