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Tre gioie per Alessandro Profumo: in Italia e all’estero

L’ex ceo di Unicredit assapora il gusto della rivincita personale dopo un anno e mezzo di purgatorio: è in corsa per la presidenza del Monte dei Paschi, è stato scagionato con Unicredit dal tribunale di New York da ogni responsabilità nello scandalo Madoff ed è stato scelto dal commissario europeo Barnier per studiare la riforma del sistema bancario Ue.

Il tempo è galantuomo deve pensare in questi giorni Alessandro Profumo. Un anno e mezzo dopo aver lasciato burrascosamente ma con una ricchissima liquidazione la guida di Unicredit, l’ex ceo di Piazza Cordusio comincia ad assaporare il gusto della rivincita personale. In questi giorni è in pole position nella corsa alla nuova presidenza del Monte dei Paschi in sostituzione del presidente dell’Abi Giuseppe Mussari e in relazione al vasto riassetto della banca senese. Se l’operazione dovesse andare in porto farebbe il suo rientro alla grande nel sistema bancario nazionale.

In secondo luogo, il tribunale di New York ha respinto l’istanza del curatore fallimentare del crack Madoff escludendo ogni responsabilità in proposito di Unicredit e della sua controllata Bank Austria dallo scandalo Madoff e ha di conseguenza anche Profumo che, ai tempi dei fatti, era il capo di Unicredit.

Una terza gioia è infine arrivata a Profumo dall’Europa: il commissario al mercato interno della Ue, Michael Barnier ha chiamato Profumo a far parte del gruppo degli esperti che entro l’estate deve studiare la riforma del sistema bancario europeo.

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