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Trading online, giù le commissioni delle banche

Le banche puntano molto sul trading on line e sulle opportunità di guadagno per gli utenti per ampliare la platea – Webank gioca la carta dei costi in discesa – Fineco lancia un motore di ricerca interno per analisi sui singoli titoli su cui investire – Nuovo manager in Banca Sella

Trading online, giù le commissioni delle banche

Il mondo delle banche, in particolare di quelle on line, punta in maniera insistente sul mercato del trading on line, un mondo verso il quale si sta affacciando un numero sempre maggiore di persone. 

Attraverso il trading on line (acronimo TOL) è stata aperta la porta della compravendita di strumenti finanziari a una platea enorme di persone che si avvicinano a questo mondo spesso attratti dalle prospettive di facili guadagni. Va detto che i vantaggi nel fare trading on line ci sono e sono legati in particolar modo ai costi. Infatti, proprio nel Tol Expo che si è tenuto in questi giorni a Milano, non sono mancate le banche on line che hanno rivisto al ribasso le commissioni, con l’obiettivo esplicito di attrarre nuovi appassionati.

È il caso della banca on line Webank, gruppo Popolare di Milano, che  ha rivisto i livelli di pricing in particolar modo per chi effettua un’intensa attività di trading.

Ad esempio, Webank sta puntando molto sul trading sui derivati. Così ha abbassato i costi per coloro che superano i 500 euro. Infatti, chi opera nel settore derivati C nella fascia tra gli 0 e i 500 euro dovrà sborsare commissioni pari a 3,9 euro. Tali costi si riducono a soli 1,9 euro per tutti coloro che superano la soglia dei 500 euro. Il livello delle commissioni dipende dai volumi del corso del mese solare precedente.

Webank premia anche, ad esempio, chi vuole puntare somme superiori ai 2000 euro sui mercati azionari e obbligazionari. Infatti, è bene sottolineare come le commissioni siano decisamente differenti in base al volume dell’investimento. Ad esempio, chi investe 400 euro negli Etf dovrà poi sborsare ben 12 euro di commissioni mentre se si puntano 1400 euro ecco che il costo delle commissioni scende a 6 euro. 

Fineco è la banca on line del gruppo Unicredit e sul proprio sito internet spinge molto per coinvolgere i propri utenti a provare il mondo del TOL. Anche Fineco, così come Webank, punta molto sul piano degressivo, vale a dire: più fai trading e minori saranno le commissioni.

Ad esempio per i mercati azionari e obbligazionari, per coloro che operano nella fascia dagli 0 ai 100 euro la commissione è veramente alta: 19euro. In questo caso limite “conviene”, dunque, puntare su Webank. Ma le cose cambiano quando si sale sopra la soglia dei 100 euro visto che nella fascia che va dai 100 ai 1500 euro i costi scendono a 9,95 euro. Un vantaggio (rispetto a Webank) per chi vuole investire cifre non superiori ai 500 euro ma uno svantaggio, sempre nel confronto con Webank se si intende puntare una somma che va dai 500 ai 1500 euro. Chi opera fra i 1500 e i 2500 euro paga 6,95 euro di commissioni mentre che investe oltre 2500 euro dovrà sborsare 2,95 euro.  Ma la novità di casa Fineco che arriva dal Tol Expo  è il nuovo stock screener che consente di individuare le azioni su cui investire distinguendole fra migliaia in tutti i mercati del mondo.

Infine, si segnalano anche novità alla di Banca Sella dove è arrivato l’ex direttore generale di IwBank Gianluca Bisognani che ora sarà nuovo vicedirettore generale di Banca Sella.

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