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Tim regina di Piazza Affari in vista del Dpcm che sdogana l’accordo tra Tesoro e KKR per l’acquisto della rete

Il Cdm in programma per il pomeriggio dovrebbe dare il via libera al Dpcm che rende operativo il memorandum d’intesa tra il Mef e Kkr su Netco

Tim regina di Piazza Affari in vista del Dpcm che sdogana l’accordo tra Tesoro e KKR per l’acquisto della rete

Gli occhi della Borsa sono puntati su Tim. Il Consiglio dei ministri in programma per oggi pomeriggio dovrebbe infatti dare il via libera al Dpcm (Decreto del Presidente del Consiglio) che rende operativo il memorandum d’intesa firmato il 10 agosto tra il ministero dell’Economia e il fondo americano Kkr in base al quale il Tesoro dovrebbe rilevare fino al 20% della società della rete fissa NetCo per un investimento tra 2 e 2,5 miliardi. 

A metà mattinata il titolo Telecom Italia guadagna l’1,75% a 0,2793 euro dopo aver toccato un massimo di 0,2803, a fronte di un Ftse Mib che viaggia in rialzo dello 0,6%. 

L’accordo tra Mef e Kkr

Dopo mesi di trattative, lo scorso 10 agosto il Mef e il fondo statunitense KKR hanno firmato un Memorandum of Understanding che prevede un’offerta vincolante per l’acquisto di Netco (la società di Tim che comprende la rete e Sparkle) da parte del fondo americano di private equity che rileverà il 67% ma che prevede anche l’ingresso del Tesoro in Netco con una quota del 20%. L’investimento del Mef dovrebbe essere compreso tra 2 e 2,5 miliardi di euro. Nella partita potrebbe entrare anche F2i con una quota del 10% e Cassa depositi e prestiti con una quota attorno al 5%.

Il giudizio degli analisti

Secondo gli analisti di Intermonte “il Dpcm dovrebbe sciogliere i principali nodi relativi alle modalità di ingresso del Mef nel veicolo capitanato da Kkr, in particolare il rispetto della normativa degli Aiuti di Stato e Antitrust ma anche il reperimento delle risorse finanziarie (impegno finanziario di circa 2,2-2,6 miliardi di euro per rilevare una quota del 20%, prendendo a riferimento l’offerta non vincolante di Kkr per il 100% di NetCo tra 21 e 23 miliardi e un debito netto di circa 10 miliardi trasferito nell’asset)”.

Inoltre, aggiungono gli stessi esperti, “la nostra sensazione è che i principali nodi sul tavolo (Vivendi, esame Ue sul rispetto della normativa aiuti di stato e antitrust) possano essere gestiti trovando un buon accordo per salvaguardare la sostenibilità della ServiceCo (debito, personale, Master Service Agreement con NetCo), come chiesto da Vivendi, senza compromettere gli interessi degli altri operatori sul mercato”, ricordando “inoltre che mercoledì 30 agosto è invece la scadenza per Kkr per chiudere il finanziamento con il pool di banche a supporto dell’operazione”.

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