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Tim migliora le prospettive nel secondo trimestre e rivede al rialzo la guidance 2022

Tim ha chiuso il primo semestre ancora in rosso ma con miglioramento della gestione nel secondo trimestre. Raggiunto il 70% di contenimento costi per l’intero anno. Accordo con Dazn e nuove nomine

Tim migliora le prospettive nel secondo trimestre e rivede al rialzo la guidance 2022

Tim chiude il semestre migliorando le prospettive per il 2022, con ricavi da servizi sostanzialmente stabili rispetto alla prima metà dello scorso anno e in linea con le aspettative degli analisti. Ciò ha consentito al gruppo di rivedere al rialzo la guidance sull’Ebitda e di presentarsi giovedì all’incontro con gli analisti dopo aver incassato l’atteso accordo con Dazn. La giornata di Borsa si è chiusa positivamente per il gruppo in rialzo del 3,8% a 0,22 euro anche per le rassicurazioni arrivate dall’Ad di Cdp Equity Pierpaolo Di Stefano sul valore strategico della rete unica: “Si farà – ha detto Di Stefano in un’intervista alla Stampa – nessun ostacolo dai soci. Unire le forze in un’unica rete in fibra è imprescindibile per tutti”.

Tim, semestre con ricavi stabili da servizi e guidance al rialzo

Tim ha registrato ricavi da servizi pari a 7,6  miliardi nel primo semestre 2022, contro 7,54 lo scorso anno (+0,2%). Nel secondo trimestre i ricavi salgono a 3,9 miliardi contro 3,8 del 2021). L’Ebitda  reported è in calo del 3,5% a 2,6 miliardi da 2,7 ma scende del 10,8% in termini organici, scontando 290 milioni di oneri netti non ricorrenti, “principalmente connessi a costi del personale, processi di riorganizzazione e sviluppo di progetti non ricorrenti” precisa la nota diffusa da Tim al termine del Cda. Bene Tim Enterprise: i ricavi da servizi del segmento business risulta in aumento di circa il 9% anno su anno, grazie alla crescita del business Cloud (+62% anno su anno).

Prosegue il piano di trasformazione annunciato dal gruppo che punta, attraverso la separazione delle attività, ad aumentare il livello di efficienza strutturale di TIM. Nel primo semestre, la riduzione dei costi operativi rispetto ad un andamento inerziale è stata pari a circa 200 milioni di euro, il 70% circa del target fissato per il 2022.

Alla luce di questi dati e dei trend operativi del primo semestre, Tim rivede al rialzo la guidance per l’esercizio 2022 nel suo complesso: Ebitda organico di gruppo viene portato a una riduzione a una singola cifra percentuale (“high single digit decrease”) da riduzione a doppia cifra (“low teens decrease”). L’Ebitda after lease passa invece a doppia cifra nella fascia bassa tra il 10 e il 20% anziché nella fascia medio-alta (“low teens decrease” da “mid to high teens decrease”).

Tim, semestre chiude in perdita ma prosegue taglio dei costi

Il semestre chiude in perdita a -483 milioni, in peggioramento rispetto ai -149 dello scorso anno, ma escludendo l’impatto delle partite non ricorrenti – precisa ancora il comunicato Tim – la perdita si riduce a 196 milioni a fronte di un risultato positivo si 195 milioni nel primo semestre del 2021.

L’Indebitamento Finanziario Netto rettificato ammonta a 24,6 miliardi al 30 giugno 2022 contro i 22,1 del 31 dicembre 2021. L’indebitamento finanziario netto after lease al 30 giugno 2022 si attesta a 19,3 miliardi di euro, dopo aver scontato l’acquisizione in Brasile delle attività mobili del gruppo Oi per complessivi 1.,7 miliardi. Tim precisa che anche l’acquisto di nuove frequenze in Brasile e in Italia ha inciso per 469 milioni oltre all’impatto di rinegoziazioni di contratti di lease IFRS16. Infine il 27 luglio è stato incassato il finanziamento di 2 miliardi supportato dalla garanzia Sace.

Il contenimento dei costi in Italia TIM conferma la strategia di posizionamento premium, “Value vs. Volume” anche nel secondo trimestre, “limitando al massimo le attività promozionali sia nel fisso sia nel mobile, nonostante il difficile contesto competitivo e l’assenza del piano voucher per i clienti Consumer che aveva avuto un impatto positivo sulle performance nello stesso periodo dell’anno scorso”.

Tim, ancora crescita in Brasile

TIM Brasil ha registrato nel semestre ricavi da servizi in crescita del 15,2% e un EBITDA in aumento dell’11,8%. Nel secondo trimestre c’è stata in particolare una forte accelerazione nella crescita dei ricavi da servizi (+21,9% YoY), dell’EBITDA (+18,2% YoY) e della generazione di cassa operativa (EBITDA-Capex, +19,9% YoY) grazie a una solida performance organica e al contributo, a partire da maggio, degli asset mobili di Oi.

Tim Nomine: Siragusa lascia, al suo posto sale Romano

“Stefano Siragusa, Deputy del Direttore Generale e Chief Network Operations & Wholesale Officer, lascerà in via consensuale il gruppo per intraprendere nuove opportunità professionali”. Così il comunicato dell’azienda seguito al Cda annuncia l’uscita, preceduta da un tam tam di indiscrezioni nei giorni scorsi. Al suo posto, nella funzione di Chief Network Operations & Wholesale Office, è stata nominata Elisabetta Romano. La manager da agosto 2020 è amministratore delegato di Sparkle e conserverà il suo ruolo. Romano risulta titolare di 354.367 azioni ordinarie TIM.

Ultimo aggiornamento giovedì 4 agosto 2022 alle 08:35

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