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Tesoro, nuovo Btp Italia dal 14 al 17 aprile

Il titolo avrà scadenza a sei anni – Il collocamento avverrà in due fasi: i primi tre giorni saranno riservati ai risparmiatori individuali, mentre il 17 aprile agli investitori istituzionali – Il premio di fedeltà sarà riconosciuto esclusivamente a chi ha partecipato alla prima fase della distribuzione mantenendo il titolo fino a scadenza

Tesoro, nuovo Btp Italia dal 14 al 17 aprile

Da lunedì 14 a giovedì 17 aprile il Tesoro lancerà sul mercato un nuovo Btp Italia con scadenza a sei anni, non più a quattro come nelle passate emissioni. Il collocamento avverrà in due fasi: i primi tre giorni (dal 14 al 16 aprile, che potranno essere ridotti a due in caso di chiusura anticipata) saranno riservati ai risparmiatori individuali ed altri affini, mentre il 17 aprile (con eventuale chiusura anticipata prima del termina naturale delle contrattazioni) sarà riservato agli investitori istituzionali. 

Il premio di fedeltà sarà riconosciuto esclusivamente a chi ha partecipato alla prima fase della distribuzione mantenendo il titolo nel proprio portafoglio fino alla scadenza, in conformità a quanto stabilito nelle precedenti emissioni. “Riteniamo che l’operazione andrà bene perché le richieste continuano ad arrivare – ha commentato oggi Maria Cannata, responsabile della direzione Debito pubblico del ministero dell’Economia –, anche se forse non ci sarà la valanga delle ultime volte. Dobbiamo vedere, rimaniamo flessibili”.

Il Btp continuerà a garantire cedole semestrali indicizzate al Foi, il pagamento del recupero dell’inflazione maturata nel semestre e il rimborso unico a scadenza. Quella annunciata oggi è la prima delle due emissioni previste per il 2014. “Non ci sarà un tetto all’emissione”, ha precisato Cannata, sottolineando che la scelta di allungare la durata del titolo si spiega con la necessità di rendere il Btp Italia più appetibile considerando che “i tassi sono molto bassi”. 

Per quanto riguarda l’intero 2014, Cannata ha precisato che la stima sull’ammontare complessivo della raccolta legata alle emissioni pubbliche è di circa 450 miliardi, di cui finora è stato realizzato il 27%, circa 120 miliardi. Cannata ha spiegato che la stima potrebbe anche diminuire, “perché a inizio anno abbiamo ridotto un pochino i Bot”, ma, in caso si rendesse necessario per assicurare copertura finanziaria alle riforme del governo Renzi, “è scontato che ci sarà una revisione al rialzo”.

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