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Terremoto: doppia scossa nel Centro Italia

Due scosse, di magnitudo 5.4 e 5.9, hanno colpito il Centro Italia, con epicentro nella provincia di Macerata: la Protezione civile è sul posto e alle 22 di mercoledì non segnala nè vittime nè feriti gravi – Diversi crolli nei paesi della zona, anche ad Amatrice – Chiusa la Salaria nella zona di Arquata – Il sisma, soprattutto il secondo, ancora più intenso, si è avvertito distintamente anche a Roma – I numeri utili per l’emergenza.

Terremoto: doppia scossa nel Centro Italia

Due forti scosse di terremoto nel Centro Italia, nel giro di un paio d’ore. La prima, di magnitudo 5.4 sulla scala Richter a soli 9 chilometri di profondità, è avvenuta alle 19,11 con epicentro nella provincia di Macerata, tra Castelsantangelo sul Nera, Visso, Ussita e Preci, a poche decine di chilometri da Perugia e avvertita distintamente a Roma, L’Aquila e Terni.

Ancora più forte è stata la seconda, avvenuta alle 21,18 e di magnitudo 5.9, nello stesso epicentro. Quest’ultima si è sentita in maniera ancora più netta anche nella Capitale, dove molta gente è scesa per strada impaurita mentre già in precedenza erano stati evacuati la Farnesina e il Palazzo della Regione. Nel momento in cui scriviamo la Protezione Civile non segnala vittime, ma numerosi crolli e almeno due persone rimaste ferite nelle Marche, probabilmente a Visso, in provincia di Macerata. A Norcia è stata danneggiata la chiesa di Santa Maria delle Grazie, parzialmente crollata.

Il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Interno Angelino Alfano sono in costante contatto con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, mentre il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, ha confermato che – al momento – non ci sono vittime: “La Protezione civile con cui siamo in contatto continua a dire che abbiamo notizie solo di crolli”. Anche i carabinieri hanno confermato che non risultano morti e feriti gravi.

“La situazione più critica è a Castelsantangelo sul Nera, dove manca la corrente elettrica. Abbiamo inviato sul posto torri-faro e uomini”, ha fatto sapere il capo della Protezione civile regionale delle Marche, Cesare Spuri. Problemi anche sulla via Salaria nella zona di Arquata del Tronto, comune già colpito dal sisma del 24 agosto e che dista pochi chilometri dall’epicentro. La strada è stata poi chiusa, mentre crolli e paura si sono registrati anche negli altri comuni interessati dal terremoto di due mesi fa, Accumoli e Amatrice. 

“Ci sono crolli, ma di edifici già lesionati. Stiamo facendo un giro per il territorio. Certo si risveglia la paura, pesa questa nuova scossa”, ha raccontato il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Nessun ferito nemmeno ad Arquata: “Tanta paura, non ci risultano per ora feriti, anche se ci sono stati dei distacchi di cornicione da edifici già lesionati dal sisma del 24 agosto. La scossa è stata forte, abbiamo sentito un boato”, ha detto il vicesindaco Michele Franchi.

Per Alessandro Amato dell’Ingv “questo sisma è in qualche modo legato a quello del 24 agosto ad Amatrice. Si trova infatti nell’area già attiva. Si tratta probabilmente dell’attivazione di una nuova faglia”. Quella avvenuta oggi tra Perugia e Macerata è stata la scossa più forte scatenata dallo stesso sistema di faglie all’origine del terremoto di magnitudo del 24 agosto.

Gli aeroporti delle regioni coinvolte dal terremoto nelle Marche non hanno subito danni e sono regolarmente operativi. Domani, giovedì 27 ottobre, solo per consentire le verifiche sugli edifici, le attività didattiche di tutte le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse: la decisione è già ufficiale nei comuni di Teramo, Perugia, Terni e Ascoli Piceno. Ecco i numeri utili da usare in caso di necessità: Protezione Civile nazionale 800.840.840, Sala operativa Regione Lazio 803.555.

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