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Terna, priorità alla rete con 4 miliardi investimenti. Crescita prudente per il dividendo

Il gruppo che gestisce la rete di trasmissione nazionale ha presentato i conti preliminari 2016 e il piano 2017-2021. In crescita ricavi e Ebitda. Aumenta il peso delle attività non regolate con Interconnector e progetti in Sud America, Africa e Balcani. L’Ad Matteo Del Fante sul prossimo giro di nomine a Primavera: “Importante restare e portare avanti il progetto”.

Terna, priorità alla rete con 4 miliardi investimenti. Crescita prudente per il dividendo

Terna prosegue la crescita graduale nel 2016 e rafforza il doppio binario, nell’orizzonte dei prossimi cinque anni: da un lato il gruppo che gestisce la rete di trasmissione nazionale intende fare crescere le attività regolate a 15,6 miliardi (Regulated asset base, Rab) con un incremento medio del 2% a fine periodo; dall’altro, accelera e rafforza il peso delle attività non regolate sull’Ebitda. Entro il 2021 il loro peso è previsto aumentare di 350 milioni con un aumento in media annua del 40% rispetto al precedente Piano. Sull’estero Terna investirà 250 milioni, in Brasile e Uruguay.
Le linee guida dell’attività del gruppo per il periodo 2017-2021 sono state presentate lunedì pomeriggio a Milano dall’Ad Matteo Del Fante e dal presidente Catia Bastioli, affiancati dal Cfo Tiziano Ceccarini e dal responsabile di Strategie e Market analysis, Alberto Ponti. Terna ha anche presentato i risultati preliminari del 2016 e annunciato una politica dei dividendi in crescita del 3% nominale al 2021, in linea con la crescita degli utili. La previsione è di passare dagli attuali 20,6 centesimi proposti dal Cda per il 2016 a quasi 24 centesimi attesi per il 2021 (23,9 cent), mantenendo comunque il pay out – ha assicurato l’Ad – sotto il prudenziale livello del 70%.
Per realizzare tutto questo, Matteo Del Fante resterà in Terna o si sposterà in Enel come si va vociferando nel gossip sul giro di nomine di primavera nelle grandi società pubbliche? “E’ importante – ha risposto Matteo Del Fante – continuare il progetto in cui abbiamo tutti quanti investito tanto e accompagnare il meglio possibile il periodo di transizione regolatoria che ci attende nel quale Terna avrà un ruolo di pioniere in Europa. Sulla riconferma, comunque, non sta a me decidere”. Dichiarazioni, ha detto lui stesso, in linea con quanto “ha detto l’Ad di Enel Francesco Starace”.
Piazza Affari ha accolto bene la presentazione di Terna in rialzo dell’1,14% a quota 4,42 euro.

PRELIMINARI 2016
L’Ebitda è salito a 1,54 miliardi e i ricavi sono passati a 2,1 miliardi da 2,08 dello scorso anno.
Riguardo alle opere completate, Matteo Del Fante ha citato il collegamento tra Sicilia e sistema di trasmissione nazionale, un’opera fondamentale che ha richiesto molti anni tra stop-and-go dovuti a burocrazia e opposizioni ambientaliste ma che è finalmente diventata operativa eliminando uno dei più gravi colli di bottiglia sulla rete italiana. Operativa anche la linea Villanova-Gissi.

IL FOCUS SULLA RETE
“l mondo dell’energia è in profondo cambiamento – ha spiegato Matteo Del Fante – e la fase di transizione energetica che stiamo vivendo ci pone di fronte a nuove sfide. Le reti sono al centro di questo cambiamento e il nuovo Piano di Terna poggia su solide basi per realizzare un sistema di trasmissione sempre più efficiente, tecnologicamente avanzato e interconnesso a livello continentale. Per questo motivo nei prossimi anni ci focalizzeremo sull’ulteriore rafforzamento delle linee in Italia e sullo sviluppo delle interconnessioni con l’estero, per continuare a generare benefici per imprese e cittadini, nel rispetto dell’ambiente”.

Terna ha investito 851 milioni nel 2016, aveva programmato 2,6 miliardi (2016-19) e ora lancia un piano da 4 miliardi di investimenti per i prossimi cinque. C’è un’accelerazione, ha spiegato Del Fante, con un maggior impegno del 30% rispetto ai precedenti programmi. Tra le principali infrastrutture su cui punta Terna ci sono le interconnessioni con Montenegro e Francia (l’entrata in esercizio è prevista per il 2019 per entrambe), il nuovo collegamento tra Sardegna e Corsica, e l’interconnessione Italia-Austria.


GUIDANCE 2017
Per l’anno in corso Terna ha previsto ricavi a 2,25 miliardi, Ebitda a 1,58 miliardi, investimenti a 900 milioni e utile per azione da 29 a 34 centesimi.”Il flusso di cassa che il gruppo genererà nei prossimi cinque anni sarà di 6 miliardi – ha poi precisato il Cfo Tiziano Ceccarini – e tolti i 4 miliardi di investimenti programmati, rimangono 2 miliardi per il servizio del debito, dividendi, espansione all’estero”. Il debito è arrivato a 8 miliardi a fine 2016 con un costo, ha precisato il Cfo, dell’1,5% nell’arco di piano il che conserva a Terna “un solido investment grade”. Sul dividendo “garantiamo una buona remunerazione agli azionisti pur mantenendo un pay out prudente riguardo all’utilizzo dei nostri utili ma ritengo sia la risposta migliore per i nostri investitori. Ci sono crescenti incertezze per il futuro – ha concluso l’Ad – insieme a crescenti opportunità”.

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