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Tennis, Us Open: la Sharapova vuole promuovere le sue caramelle e ha chiesto di chiamarsi Sugarpova

La tennista russa, attualmente numero 3 del mondo, ha chiesto alla Corte Suprema di New York di cambiare il proprio cognome per tutta la durata del torneo dello Slam (26 agosto-9 settembre) per promuovere il suo marchio di caramelle.

Tennis, Us Open: la Sharapova vuole promuovere le sue caramelle e ha chiesto di chiamarsi Sugarpova

Se guardando il tabellone femminile dei prossimi Us Open troverete il nome di una certa Sugarpova sappiate che non è uno scherzo, tanto che a riportare la notizia è l’autorevole Times: in vista dell’imminente Slam di tennis la russa Maria Sharapova vorrebbe infatti promuovere il suo nuovo marchio di caramelle e per farlo avrebbe addirittura chiesto alla Corte Suprema di New York di cambiare il suo cognome appunto in “Sugarpova” per tutta la durata del torneo (26 agosto-9 settembre).

L’attuale numero 3 del mondo (ma già numero 1), da sempre icona sexy e molto più di una semplice (per quanto fortissima) tennista, non smette dunque di stupire, e non si accontenta più di aggiungere business su business: “Se avessi solo il tennis in testa, probabilmente sarei depressa”, ha più volte detto la bionda siberiana, 1,88 metri di altezza e tutti e quattro gli Slam in bacheca.

Adesso “Masha” si spinge oltre, pensando persino al cambio d’identità, che tuttavia dovrebbe non essere autorizzato dagli organizzatori di Flushing Meadows per non creare confusione, ma che è già operativo almeno su Twitter, dove l’account ufficiale dell’atleta donna più ricca del mondo secondo Forbes è ora @sugarpova, proprio dal nome delle caramelle lanciate sul mercato un anno fa.

In attesa di vedere i risultati sul campo, dopo un periodo di appannamento che ha visto la campionessa dagli occhi di ghiaccio licenziare in tronco il nuovo allenatore Jimmy Connors dopo appena una gara (la sconfitta al primo turno a Cincinnati), Maria Sharapova, o Sugarpova che dir si voglia, si conferma donna d’affari che farebbe invidia a molti top manager mondiali. Il suo patrimonio, sempre secondo Forbes, rasenta i 30 milioni di dollari.

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