Dopo sette anni di digiuno si riaprono le assunzioni in Telecom Italia, che è pronta a reclutare fino a 4mila giovani tra i 20 e i 30 anni. Lo ha confermato oggi ai sindacati l’amministratore delegato del gruppo, Marco Patuano, in occasione dell’illustrazione del piano strategico 2015-2017, “caratterizzato da un’impostazione fortemente incentrata sullo sviluppo industriale, con un’accelerazione nel programma degli investimenti innovativi sia in Italia sia in Brasile (circa 14,5 miliardi di euro cumulati nel triennio)”.
Patuano ha spiegato che Telecom ha “la necessità di rafforzare l’organico introducendo in azienda nuove professionalità con giovani tecnici e laureati tra i 20 e i 30 anni. Assumeremo fino a 4mila persone nell’arco di 3-4 anni utilizzando i nuovi strumenti normativi che il governo sta mettendo a punto”.
Telecom prevede anche che l’attuale solidarietà “difensiva”, che terminerà a fine aprile, potrà essere sostituita da una solidarietà che tuteli ancora l’occupazione, consenta l’immissione di giovani e riduca l’età media in azienda. Confermata la posizione dell’azienda sul Caring, cioè i call center di Telecom: si darà corso alla prevista nascita di una società che incorporerà le attività della divisione Caring attualmente in Telecom Italia Spa.
L’azienda ha ribadito che il Caring è “un’attività core e resterà sotto il controllo diretto di Telecom Italia Spa, così come non muteranno i trattamenti economici previsti per il personale”.
