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Tasse, rischio ingorgo fiscale per i professionisti

Nuovo Isee, 730 precompilato, Iva, Certificazione unica, F24 e split payment: i commercialisti lanciano l’allarme per l’eccessivo numero di adempimenti, complicati anche dai molti cambiamenti delle norme.

Tasse, rischio ingorgo fiscale per i professionisti

Dall’Iva alla certificazione unica “Cu. 2015”, dal nuovo Isee ai bilanci in Xbrl, dal 730 precompilato allo split payment, passando per compensazioni di ritenute in F24, comunicazioni black list e dichiarazioni d’intento. E’ una valanga di scadenze fiscali quella che attende nei prossimi mesi i contribuenti italiani, un’agenda così fitta da rendere inevitabile le sovrapposizioni di calcoli, comunicazioni e pagamenti. A lamentarsene sono in primo luogo i professionisti che più di tutti dovrebbero trovarsi a proprio agio nella giungla delle tasse: “Il susseguirsi di riforme rende difficile l’attività di consulenza”, scrive in una nota il Consiglio nazionale dei commercialisti, sottolineando che la situazione è resa ancor più difficile “dall’ormai abituale ritardo nel rilascio dei software necessari”. 

Gli appuntamenti più critici dei prossimi mesi sono quattro:

NUOVO MODELLO ISEE

Dal 2015 l’Isee cambia sotto due aspetti: aumenta il numero delle prestazioni sociali per cui si tiene conto dell’indicatore (viene aggiunto, ad esempio, il nuovo bonus bebè), ma al contempo si punta a restringere la platea dei beneficiari, escludendo chi gode di agevolazioni senza averne diritto. Per raggiungere questo obiettivo, il calcolo dell’Isee diventerà più complicato: non si terrà più conto solamente di redditi e risparmi, ma anche di depositi e conti bancari, Bot, obbligazioni, azioni e patrimoni dati in gestione. Gli immobili contribuiranno ad alzare il reddito, mentre si potrà portare in detrazione l’assegno al coniuge. Sarà necessario indicare anche i redditi esenti da Irpef, come la pensione d’invalidità, l’assegno sociale o quello di mantenimento, oltre a quelli soggetti a imposte sostitutive, come la cedolare sugli affitti. Il tutto, come sempre, sarà messo in relazione all’ampiezza del nucleo familiare. Nel nuovo indicatore, infine, sarà obbligatorio specificare la “giacenza media giornaliera dei conti correnti bancari”, un dato che si potrà richiedere direttamente allo sportello bancario o all’ufficio postale.

“Alle novità – continuano i commercialisti – si aggiunge una maggiore complessità degli adempimenti: ben 70 pagine di modello, suddiviso in 6 tipologie (Dsu Mini; Isee Università; Isee socio-sanitario; Isee socio sanitario-residente; Isee minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi; Isee corrente) nel quale saranno contenute praticamente tutte le informazioni in merito alla situazione economico-finanziaria dei contribuenti”.

DICHIARAZIONE DEI REDDITI: IL NUOVO 730 PRECOMPILATO

A partire dal 2015, trenta milioni di italiani fra dipendenti e pensionati riceveranno la dichiarazione dei redditi online entro il 15 aprile direttamente dall’Agenzia delle Entrate. Toccherà all’Amministrazione finanziaria raccogliere ed elaborare i dati: al contribuente resterà l’obbligo di verificarne l’esattezza e la completezza, e ovviamente di pagare. Se lo farà in ritardo sarà sanzionato con 100 euro. La scadenza per la presentazione di eventuali modifiche è il 7 luglio. I controlli cambieranno a seconda che la dichiarazione precompilata sia stata accettata senza modifiche o no. Per poter usufruire del servizio serve il Pin Unico Nazionale (Spid), che da febbraio farà accedere ai servizi web di tutte le amministrazioni pubbliche (Inps, Agenzia entrate, Comuni, Scuole, Asl).

Eppure, il nuovo modello precompilato “non sostituisce, ma affianca il precedente – scrivono i commercialisti –. Il contribuente può infatti presentare la dichiarazione dei redditi con le modalità ordinarie utilizzando il modello 730 non precompilato. I termini e le modalità di presentazione sono le stesse per entrambi, ma le complessità gestionali che ne derivano vengono a raddoppiare. Infatti, il contribuente che intende presentare il modello 730 precompilato tramite sostituto d’imposta, Caf o professionista abilitato dovrà consegnare all’incaricato un’apposita delega per l’accesso al proprio modello 730 precompilato che dovrà essere presentata telematicamente”.

NUOVO MODELLO DI CERTIFICAZIONE UNICA “CU 2015” 

Il nuovo modello denominato “Certificazione Unica” aumenta il numero dei campi da compilare (297) e raccoglie tutte le somme corrisposte dai redditi da lavoro assimilati a quelli relativi ad autonomi e professionisti, che finora erano certificati in forma libera. Secondo i commercialisti, “l’entrata in vigore del nuovo modello, la cui versione definitiva è stata pubblicata il 15 gennaio scorso, rischia di generare tra gli intermediari notevoli problemi applicativi visti i tempi strettissimi e le pesanti sanzioni previste in caso di errore (pari a cento euro per ogni certificazione)”.

BILANCIO E NOTA INTEGRATIVA IN XBRL

I bilanci relativi ad esercizi chiusi dal 31 dicembre 2014 in poi e depositati nel registro delle imprese a partire dal 3 marzo 2015 dovranno essere conformi al nuovo XBRL (linguaggio informatico usato per la comunicazione e lo scambio elettronico di informazioni contabili e finanziarie), nella versione dell’11 novembre 2014. I commercialisti lamentano che il processo di compilazione del bilancio si annuncia “decisamente complesso”, perché “bisognerà prestare particolare attenzione ai nuovi contenuti della tassonomia, tenendo conto anche delle novità introdotte nei principi contabili nazionali, riformulati nel 2014”.

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