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Taglia su Gheddafi, $1,6mln vivo o morto

I ribelli offrono 1,6 milioni di dollari a chi consegnerà loro il Colonnello, in qualsiasi condizione fisica. Il presidente del consiglio di transizione Mustafa Abdel Jalil ha dichiarato che concederà l’amnistia a chiunque gli porterà Gheddafi. I 40 giornalisti stranieri, catturati 4 giorni fa, rimangono in ostaggio dei lealisti

Taglia su Gheddafi, $1,6mln vivo o morto

E’ scattata la caccia all’uomo. Il Comitato di transizione nazionale (Ctn) ha offerto un milione e seicentomila dollari a chi gli consegnerà il colonnello Muammar Gheddafi, vivo o morto. Dopo non averlo trovato nel suo bunker di Tripoli, si stanno alimentano indiscrezioni su dove si trovi il Colonnello adesso. Intanto gli uomini del Raìs continuano a detenere in ostaggio i 40 giornalisti stranieri catturati 4 giorni fa.

Oggi Gheddafi ha dichiarato in un messaggio audio diffuso dalla tv siriana, che bisogna “ripulire dai ratti” la capitale libica. “Sono stato un po’ in giro a Tripoli con discrezione, senza essere visto dalla gente”, ha detto il Raìs, “e non ho avuto la sensazione che Tripoli fosse in pericolo”. In molti credono che il Colonnello abbia utilizzato la rete segreta di tunnel di cui dispone nei bunker per scappare, ma gli Stati Uniti si ritengono abbastanza sicuri che invece si trovi ancora in Libia. A un’emittente araba Gheddafi ha promesso “morte o vittoria” contro gli insorti.

Nel frattempo il Paese nordafricano pensa al dopo-Gheddafi. Già oggi pomeriggio il primo ministro del Cnt, Mahmud Jibril, vedrà a Parigi il presidente francese Nicolas Sarkozy che sta lavorando assiduamente perché una risoluzione Onu sblocchi gli asset finanziari della Libia in modo da far partire la ricostruzione. Domani toccherà all’Italia, primo partner commerciale del Paese libico. Jibril incontrerà Silvio Berlsuconi e il ministro degli Esteri Franco Frattini a Milano.

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