Condividi

Superlega, clamorosa sentenza della Corte Ue: “Vietarla è illegale”, la Juve vola in Borsa

Secondo la Corte Ue le regole di Fifa e Uefa sull’ok preventivo alle competizioni tra club sono contrarie al diritto Ue: “Stanno abusando di posizione dominante” – Il titolo Juve va in orbita

Superlega, clamorosa sentenza della Corte Ue: “Vietarla è illegale”, la Juve vola in Borsa

La Juventus vola in Borsa dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea sulla Superlega. I giudici di Lussemburgo hanno stabilito che Fifa e Uefa stanno abusando della loro posizione dominante vietando ai club di competere in una “Superlega” europea. “È illegale”, hanno scritto lapidari. Una decisione che può letteralmente stravolgere il mondo del calcio, rilanciando un progetto che sembrava ormai morto. 

La Juventus nel 2021 era stata una delle grandi squadre promotrici dell’iniziativa che, nelle intenzioni della società avrebbe lasciato più spazio ai club di organizzare campionati privati su misura. Non a caso, a metà seduta, il titolo della squadra bianconera guadagna oltre il 10% del suo valore, toccando quota 0,2758 euro per azione, ai massimi da ottobre

La Corte Ue: “Il sistema di Uefa e Fifa è illegale”

Una sentenza lapidaria che non lascia spazio a interpretazioni: “Le regole della Fifa e della Uefa sull’approvazione preventiva delle competizioni calcistiche tra club, come la Superlega, sono contrarie al diritto dell’Unione Europea. Impedire ai club e ai giocatori di giocare in competizioni come la Superlega, è illegale”, recita la nota diffusa dalla Corte di giustizia europea.

E ancora: “non esiste un quadro normativo della Fifa e della Uefa che ne garantisca la trasparenza, l’obiettività, la non discriminazione e la proporzionalità”. Ciò, spiegano i giudici “Non significa che una competizione come il progetto della Superlega debba necessariamente essere approvata”, ma questo perché “la Corte, essendo stata interrogata in generale sulle regole della Fifa e dell’Uefa, non si pronuncia su tale progetto specifico nella sua sentenza”.

I giudici di Lussemburgo hanno spiegato anche le motivazioni alla base della sentenza: “L’organizzazione di competizioni di calcio per club e lo sfruttamento dei diritti media sono, evidentemente, attività economiche… devono pertanto rispettare le regole della concorrenza e il rispetto delle libertà del movimento”. E quindi, attualmente, “Fifa e Uefa stanno abusando di posizione dominante”.

La Corte ha aggiunto inoltre che  “Le norme Fifa e Uefa relative allo sfruttamento dei diritti mediatici sono tali da danneggiare le società calcistiche europee, le imprese che operano nei mercati dei media e, infine, i consumatori e i telespettatori”. 

Le reazioni

A22 Sports management, la società che detiene i diritti del progetto Superlega ha commentato: “Abbiamo ottenuto il Diritto di Competere. Il monopolio Uefa è finito. Il calcio è libero. I club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro”.  “Per i tifosi – continua la società Proponiamo la visione gratuita di tutte le partite della Super League”. 

Opposta la reazione della Uefa, secondo cui “Questa sentenza non significa un avallo o una convalida della cosiddetta “superlega”; sottolinea piuttosto una carenza storica nel quadro della pre-autorizzazione della Uefa, un aspetto tecnico che è già stato riconosciuto e affrontato nel giugno 2022. La Uefa confida nella solidità delle sue nuove regole, e in particolare nel rispetto di tutte le leggi e i regolamenti europei pertinenti. E rimane risoluta nel suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a servire gli interessi più ampi della società. Continueremo a dare forma al modello sportivo europeo collettivamente con le federazioni nazionali, le leghe, i club, i tifosi, i giocatori, gli allenatori, le istituzioni dell’Ue, i governi e i partner. Confidiamo che la piramide calcistica europea basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutte le parti interessate hanno dichiarato come il loro modello insostituibile, sarà salvaguardata dalla minaccia di segregazioni da parte delle leggi europee e nazionali”.

Identica la posizione della Liga spagnola: “La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea non approva la Superlega” e ritiene che “la Uefa abbia già incluso nel 2022 una modifica del suo regolamento” per l’autorizzazione di nuove competizioni, che si adatti a quanto sta ora pronunciando la Corte Ue. “La Ue dice che una competizione come quella del progetto Superlega non deve necessariamente essere autorizzata. Essendo state poste domande generali sulle regole della Fifa e dell’Uefa, la Corte di giustizia non si pronuncia, nella sua sentenza, su questo progetto specifico”. E ancora: “La sostanza di questa sentenza coincide anche con le conclusioni dell’avvocato generale del dicembre 2022, il quale già affermava che “sebbene la società della Superlega europea sia libera di creare una propria competizione calcistica indipendente, al di fuori dell’ecosistema della Uefa e della Fifa, non può, oltre a creare tale competizione, continuare a partecipare alle competizioni calcistiche organizzate dalla Fifa e della Uefa senza la previa autorizzazione di tali federazioni”.

Commenta