Cala il sipario sulla dittatura delle monetine. Da oggi le multe per sosta senza ticket nelle strisce blu non sono valide se il parchimetro non dà la possibilità di pagare con il bancomat. Lo ha stabilito un giudice di pace di Fondi (provincia di Latina), tale Giovanni Pesce, scrivendo che “in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat gli automobilisti potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati”. E la decisione può avere un effetto a cascata perché fa giurisprudenza.
In verità esistono da tempo molte app che consentono di pagare il parcheggio per via digitale, ma è chiaro che la legge non può obbligare i cittadini ad avere uno smartphone e un account sul sito di una società privata. Finora, perciò, dal punto di vista dello Stato gli automobilisti avevano una sola possibilità: controllare di avere soldi spicci in tasca prima di mettersi al volante. Niente monetine? Niente parcheggio. Oppure multa.
Ora molti sperano che quella di Fondi diventi presto una sentenza-pilota anche nel resto d’Italia. Se così sarà, la situazione si capovolgerà a danno dei comuni, perché sarà obbligo dei sindaci attrezzarsi per dare ai cittadini la possibilità di pagare con il bancomat. Le amministrazioni che non lo faranno, semplicemente, non potranno più battere cassa con le contravvenzioni.
Del resto, la legge di stabilità del 2016 anno ha imposto che dallo scorso primo luglio i parchimetri debbano essere abilitati per i pagamenti con bancomat e carte di credito. Fin qui molti comuni hanno parlato di “impossibilità tecnica”, ma da oggi dovranno fare i conti con un cambiamento di paradigma. Niente bancomat? Niente multa.