“La Francia è oggi sotto shock per un attentato terroristico, perché di questo si tratta”. Queste le parole del presidente della Repubblica francese, François Hollande, dopo la strage nella redazione parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo, colpito da un attentato di matrice islamica che ha causato la morte di 12 persone, di cui 10 membri della redazione, tra i quali il direttore Stephane Charbonnier e i due storici vignettisti Cabu e Wolinski, e 2 poliziotti.
Secondo le prime ricostruzioni due uomini incappucciati e vestiti di nero sono entrati nella sede del giornale satirico francese, noto per il suo stile ironico e provocatorio, e hanno aperto il fuoco con dei kalashnikov. Gli attentatori gridavano “Allah u Akbar”, secondo quanto testimoniano le immagini girate dal giornalista Martin Boudot. Un altro testimone ha anche detto di aver sentito i due gridare “vendicheremo il profeta”: un riferimento alle proteste di parte del mondo islamico dopo la pubblicazione di vignette satiriche su Maometto a varie riprese.
“Parlavano perfettamente francese e hanno rivendicato di essere di al Qaida”. Questa la testimonianza della vignettista Coco, presente all’attacco contro Charlie Hebdo, al sito web de L’Humanitè.
Sul fatto che si tratti di un attentato terroristico Hollande ha ribadito che “non c’è alcun dubbio, e diversi attentati sono già stati sventati nelle scorse settimane”. Il presidente ha alzato a livello massimo l’allarme anti-terrorismo e convocato un vertice d’emergenza per oggi pomeriggio all’Eliseo, dal quale, in diretta alle 20, parlerà alla nazione.
