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Stefanel: Ovs presenta offerta vincolante e vola in Borsa

Ovs ha presentato un’offerta vincolante per alcuni asset della società veneta e approvato un aumento di capitale da 80 milioni di euro – La Borsa festeggia il possibile salvataggio

Stefanel: Ovs presenta offerta vincolante e vola in Borsa

Si riaccendono i riflettori sul futuro di Stefanel. Ad offrire nuove speranze è Ovs che ieri, 15 novembre, ha presentato un’offerta vincolante per acquisire alcuni asset di Stefanel, in amministrazione straordinaria dal settembre del 2019, tra i quali “il brand storico dell’azienda”. Una mossa che gli investitori di Piazza Affari sembrano approvare. In mattinata il titolo Ovs si impenna del 7,3%, raggiungendo quota 1,104 euro. 

“In considerazione dell’entità di tale offerta, i mezzi finanziari necessari risultano essere ampiamente nelle disponibilità correnti del gruppo”, si legge in una nota di Ovs. Nonostante ciò, l’assemblea degli azionisti ha approvato all’unanimità un aumento di capitale da 80 milioni di euro per “cogliere opportunità di crescita per linee esterne, attraverso fusioni e acquisizioni”.

“Nel medio periodo, in un contesto in cui molti attori stanno uscendo dal mercato Italiano, gli spazi di crescita e di consolidamento risultano essere più attraenti di prima e comprendono anche segmenti di offerta contraddistinti da fasce di prezzo più alte, consentendoci di capitalizzare ancora di più le nostre competenze facendo leva sulla qualità dei nostri prodotti”, ha detto l’amministratore delegato di Ovs, Stefano Beraldo. 

Secondo le indiscrezioni, gli asset messi in vendita riguarderebbero due business unit: la prima è Stefanel e comprende il marchio, il quartier generale di Ponte di Piave (Veneto), una rete di oltre 30 negozi e le partecipazioni nelle controllate di Polonia, Romania e Portogallo; la seconda è Interfashion con base a Rimini e marchio “High”. L’interesse di Ovs sarebbe limitato al marchio Stefanel e ad alcuni negozi del gruppo veneto.

Parallelamente la società di abbigliamento ha presentato anche i conti dei primi nove mesi del 2020, chiusi con vendite in calo del 25,7% a 736,7 milioni di euro. L’ebitda è crollato del 60% a 40,1 milioni, mentre l’ebit è negativo per 3,1 milioni. Segni di ottimismo sono arrivati però dal terzo trimestre, quando le vendite sono salite del 6,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, toccando quota 361 milioni.

Passando a Stefanel, la pandemia di Covid-19 ha acuito le difficoltà della società veneta. Dopo la dichiarazione dello stato d’insolvenza e la richiesta di autorizzazione alla vendita da parte dei commissari, l’accordo tanto agognato non è mai stato raggiunto. L’offerta di Ovs potrebbe dunque rappresentare la prima, vera opportunità di salvataggio. In gioco c’è il futuro di 200 dipendenti.

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