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Stagione ventosa e nuovo impianto UK: volano i conti di Falck Renewables

La società che opera nell’eolico e nelle altre rinnovabili ha registrato ricavi pari a 86,6 milioni di euro rispetto ai 76,1 milioni di euro al 31 marzo 2014 (gli analisti si aspettavano 80 milioni).

Stagione ventosa e nuovo impianto UK: volano i conti di Falck Renewables

Falck Renewables ha chiuso il primo trimestre dell’anno con molti indicatori in crescita e risultati migliori delle attese di Equita e di Banca Akros. La società ha infatti registrato ricavi pari a 86,6 milioni di euro rispetto ai 76,1 milioni di euro al 31 marzo 2014 (gli analisti si aspettavano 80 milioni).

L’ebitda si è assestato a 54,6 milioni di euro (erano 46,184 milioni, Equita si attendeva 49 milioni). L’ebit è stato pari a 32 milioni di euro (33 nel primo trimestre del 2014, le attese degli analisti erano per 25,2 milioni). L’indebitamento finanziario netto, escludendo il fair value sui derivati, è in miglioramento a 527,6 milioni di euro rispetto ai 560 milioni di euro al 31 dicembre 2014 (qui Equita aveva preventivato 638 milioni di euro).  

Il miglioramento dei ricavi consolidati, che deriva dalla buona ventosità e dalla maggiore capacità installata, ha dovuto scontare la riduzione dei prezzi medi di cessione dell’energia elettrica dell’impianto di Trezzo sull’Adda, sia della fermata per manutenzione programmata dello stesso impianto nel mese di marzo 2015. Oggi Banca Akros ha confermato la raccomandazione buy e il target price di 1,9 euro sul titolo dicendo che i risultati sono migliori delle attese e che però il vero catalzizatore dell’azione sarà l’aggiornamento del business plan e il deal poenziale con CII.

A trascinare gli ottimi risultati, oltre al nuovo impianto nel Regno Unito (e conseguentemente al cambio più favorevole con la sterlina) c’è anche una stagione che è stata decisamente più ventosa, spingendo nel settore eolico i ricavi del trimestre a un incremento del 18,8% (+11,4 milioni di euro) rispetto al primo trimestre 2014. Risultato dovuto soprattutto sia all’ottima ventosità che ha caratterizzato il primo trimestre 2015 in tutti i siti, sia alla maggiore capacità produttiva installata derivante dal parco eolico di West Browncastle (30 MW), nel Regno Unito, che nel primo trimestre 2014 non era presente.

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