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Spesometro 2017: istruzioni in 4 punti

La scadenza del 28 settembre si avvicina: ecco tutte le fatture (emesse e ricevute) da comunicare all’Agenzia delle Entrate – Occhio alle esenzioni e allo strano caso della bolletta-fattura.

La scadenza per lo spesometro 2017 è ormai alle porte. Dopo la proroga arrivata a inizio mese, la scadenza entro cui i titolari di partita Iva dovranno comunicare al Fisco le fatture Iva emesse e ricevute nel primo semestre dell’anno è stata spostata al 28 settembre.

Ecco una breve guida con le istruzioni su quali documenti inviare all’Agenzia delle Entrate.

1) ISTRUZIONI SPESOMETRO: LE FATTURE EMESSE

– Fatture di importo minimo, anche se registrate cumulativamente.

– Fatture emesse in regime di split payment (un sistema di liquidazione Iva applicato nei rapporti di vendita o acquisto tra imprese e Pa, permettendo che sia l’ente pubblico a versare l’Iva allo Stato).

– Fatture emesse in regime di reverse charge (il meccanismo di inversione contabile, in base al quale è il cliente a pagare l’Iva invece del fornitore o del prestatore).

– Fatture con Iva non esposta, ad esempio quelle emesse dalle agenzie di viaggio o in regime speciale editoria.

– Fatture per cessioni all’esportazione.

– Fatture per cessioni intracomunitarie.

– Fatture per prestazioni di servizi non territoriali in Italia.

2) ISTRUZIONI SPESOMETRO: LE FATTURE RICEVUTE

– Fatture in regimi speciali con Iva non esposta.

– Fatture per gli acquisti in regime di reverse charge per quel che riguarda il solo lato passivo.

– Fatture per importazioni.

– Fatture per acquisti intracomunitari.

– Fatture per prestazioni di servizi da non residenti se territoriali in Italia.

– Fatture per le utenze.

– Fatture per i contratti di leasing.   

Devono inoltre essere comunicate anche le fatture emesse o ricevute per operazioni escluse da Iva, pur in assenza di obbligo di emissione.

3) ISTRUZIONI SPESOMETRO: I CASI DI ESENZIONE

Per quanto riguarda invece le esclusioni previste per lo spesometro, sono esentate dall’invio delle fatture le seguenti categorie:

– I contribuenti che non hanno una partita Iva.

– I contribuenti in regime dei minimi o dei forfettari, che emettono fatture in esclusione da Iva.

– I produttori agricoli in regime speciale se operano in zone montane.

Non vanno poi comunicate le fatture elettroniche inviate alle pubbliche amministrazioni e tutte le operazioni per le quali non si emette fattura ma scontrino o ricevuta fiscale. Le fatture emesse per espressa richiesta del cliente, invece, vanno comunicate.

4) ISTRUZIONI SPESOMETRO: LO STRANO CASO DELLE BOLLETTE-FATTURE

La bolletta-fattura è lo strumento alternativo previsto per i servizi a rete (rifiuti, acqua, gas, energia elettica). L’Agenzia delle Entrate ha spiegato che non sono escluse dagli obblighi di comunicazione relativi allo spesometro. Tuttavia, il sistema telematico attraverso cui effettuare le comunicazioni non è pensato per le bollette-fatture. Per cui, di fatto, la loro comunicazione risulta impossibile.

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