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Spesa militare: Italia molto lontana dai principali Paesi Ue e Nato. Siamo 102esimi nella classifica mondiale

La spesa militare dell’Italia in rapporto al Pil è molto sotto i valori mediani di Ue e Nato – Russia e Ucraina sono vicine, ma in valore assoluto la proporzione è di 10 a 1

Spesa militare: Italia molto lontana dai principali Paesi Ue e Nato. Siamo 102esimi nella classifica mondiale

La spesa militare dell’Italia è aumentata nel 2020, rimanendo però bassa se confrontata con quella degli altri maggiori Paesi occidentali. Secondo un articolo dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani – che rielabora dati del ministero della Difesa, dell’Istat e del Sipri (Stokholm International Peace Research Institute) – l’anno scorso la spesa militare dell’Italia si è attestata all’1,17% del Pil. Il dato è superiore a quello del 2019 (quando era sotto l’1%), ma l’incremento è dovuto solo per metà all’aumento degli stanziamenti: l’altro 50% è legato infatti al crollo del prodotto interno lordo registrato nel 2020 a causa della pandemia (-8,9%).

La spesa militare dell’Italia rispetto alla mediana Ue e Nato

Malgrado la parziale risalita, la spesa militare dell’Italia – sempre considerata in rapporto al Pil, e non in termini assoluti – è ancora molto al di sotto della mediana dei Paesi Ue e Nato, che toccano rispettivamente l’1,6 e l’1,8%.  

La spesa militare dell’Italia nella classifica globale

A livello globale, la spesa militare dell’Italia si colloca al 102esimo posto del mondo. Tuttavia, bisogna considerare che ai vertici di questa classifica si posizionano per lo più Paesi mediorientale e africani.

Russia

Per quanto riguarda i Paesi coinvolti nel nuovo conflitto europeo, la Russia si colloca in decima posizione nella graduatoria mondiale, con una spesa militare pari al 4,26% del Pil. Mosca ha aumentato in modo significativo le proprie spese militari in termini assoluti (addirittura di 9,5 volte tra il 1999 e il 2020), ma il Pil è cresciuto a un ritmo simile. Eppure, tra il 2008 e il 2016 anche il rapporto tra spese militari e Pil è cresciuto di oltre due punti percentuali. “Naturalmente – avverte l’Osservatorio Cpi – nel caso della Russia restano dubbi maggiori sulla qualità delle stime, per un settore così sensibile come la spesa militare”.

Ucraina

Com’è ovvio, non c’è confronto fra la spesa militare dell’Ucraina e quella della Russia in termini assoluti: 6 miliardi contro 62 miliardi nel 2020. In rapporto al Pil, invece, Kiev si colloca solo un gradino sotto Mosca nella graduatoria globale, attestandosi al 4,13 al termine di un processo di crescita iniziato poco prima della crisi in Crimea del 2014.

Usa

Dal 1980 a oggi, la spesa degli Stati Uniti è stata in media circa il doppio di quella degli altri paesi Nato. Il dato Usa è calato con la fine della guerra fredda, ma poi è risalito dal 3 al 5% nei primi anni Duemila con la presidenza di George W. Bush. Nel 2020 ha raggiunto il 3,74%, “circa un punto percentuale al di sopra del minimo raggiunto dopo la fine della guerra fredda”, precisa ancora l’Osservatorio Cpi.

La Spesa militare degli altri principali Paesi Europei

Fra gli altri principali Paesi europei, il primo che si trova scorrendo la classifica è la Gran Bretagna, al 41esimo posto con una spesa militare pari al 2,25% del Pil. Seguono la Francia (47esima con il 2,07%) e, molto staccata, la Germania (89esima con l’1,4%), che però ha recentemente annunciato di voler portare il rapporto al 2%.

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