Condividi

Sostenibilità e digitalizzazione alla base dell’accordo di Intesa Sanpaolo e Ucimu

Alla base dell’accordo: nuovo credito e soluzioni per investimenti in Esg, digitalizzazione, programmi di internazionalizzazione ed export delle imprese, iniziative di inclusione per i dipendenti

Sostenibilità e digitalizzazione alla base dell’accordo di Intesa Sanpaolo e Ucimu

Inclusione,sostenibilità e digitalizzazione sono alla base del nuovo accordo fra Intesa Sanpaolo e Ucimu-Sistemi per produrre, associazione aderente al sistema Confindustriale dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e prodotti ausiliari. Il gruppo guidato da Carlo Messina mette a disposizione delle imprese associata a Ucimu, che rappresentano oltre il 70% del made in Italy di settore, un’ampia gamma di soluzioni finanziarie utili a supportare gli investimenti rientranti nel Piano nazionale Transizione 4.0, crescita sostenibile, economia circolare e digitalizzazione.

Sostenibilità e digitalizzazione, nuovo accordo Intesa-Ucimu

Le nuove soluzioni consentiranno di allungare la scadenza delle linee di credito a medio e lungo termine in essere fino a 15 anni, facendo leva sull’attuale quadro normativo che consente l’utilizzo all’80% delle garanzie del Fondo Centrale, attraverso linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti della durata di 18 mesi meno 1 giorno, di cui 6 di pre-ammortamento.

Inoltre, Intesa Sanpaolo proporrà alle imprese associate Ucimu soluzioni finanziarie e supporti consulenziali dedicati per nuovi progetti o per l’ampliamento delle strutture produttive con la possibilità di ricorrere al Fondo di Garanzia o alle garanzie di Sace e favorirà la collaborazione con enti specializzati per stimolare la cooperazione tra imprese e centri di ricerca.

L’accordo prevede altresì il supporto della banca ai progetti di crescita delle imprese associate con operazioni di Finanza Straordinaria e ai progetti di Internalizzazione ed Export attraverso la messa a disposizione di prodotti e servizi finalizzati allo sviluppo del business all’estero.

Per quanto riguarda la sostenibilità, Intesa Sanpaolo promuoverà la propria linea di finanziamenti S-Loan, destinati a investimenti in progetti orientati ai valori Esg. Le aziende del comparto potranno condividere con la banca gli indicatori di misurazione per indirizzare scelte di investimento verso la riduzione dell’impatto delle Pmi sull’ambiente e sul cambiamento climatico, di gender equality, volti a garantire la parità di genere e a introdurre programmi di welfare per le dipendenti, e di digitalizzazione, per quelle che si avviano alla necessaria transizione digitale. 

Tra gli strumenti messi a disposizione per i dipendenti: XME StudioStation, il micro-prestito a tasso zero fino a 1.500 euro e per famiglie con reddito Isee fino a 50mila euro, che consente con 1 euro al giorno di affrontare le spese per pc e connessione per la Dad; PerMerito, il prestito senza garanzie pensato per gli studenti universitari e, per le giovani madri lavoratrici; mamma@work, un prestito a condizioni agevolate che consente di avere un sostegno economico per conciliare vita familiare e professionale nei primi anni di vita dei figli. 

Da qui al 2026, il gruppo bancario programma “erogazioni a medio lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle Pmi”, spiega in una nota.

Le parole di Barbara Colombo e Stefano Barrese

In merito all’accordo è intervenuta Barbara Colombo, presidente Ucimu, sottolineando come questo “risponde anche alle esigenze delle imprese associate poiché comprende sia nuovi prodotti pensati per sostenere e favorire digitalizzazione e riorganizzazione delle aziende secondo i criteri Esg sia gli strumenti più tradizionali volti a favorire l’internazionalizzazione con iniziative mirate a sostenere l’attività di export e la partecipazione alle manifestazioni espositive internazionali”. 

Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo: “L’accordo di oggi ci consente di offrire un ulteriore supporto alle imprese associate riconoscendone le esigenze finanziarie principali e sostenendone i progetti di crescita con una particolare attenzione a quelli orientati alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Questi processi sono indispensabili per accrescere la competitività delle imprese sui mercati internazionali e contribuire ad accelerare la ripresa di tutto il sistema produttivo, secondo le linee guida del Pnrr”.

Commenta