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Sorpresa: la Pa costa meno a noi che ai francesi (quasi la metà), dipendenti -5,5% in 4 anni

Lo rivela uno studio dell’Osservatorio SDA Bocconi: il pubblico impiego italiano sta dimagrendo (-5,5% dei dipendenti in quattro anni) e costa sempre meno ai cittadini – Il costo pro capite è di 2.717 euro, al di sotto della media europea e ben lontano dai 4mila euro della Francia.

Sorpresa: la Pa costa meno a noi che ai francesi (quasi la metà), dipendenti -5,5% in 4 anni

Il pubblico impiego italiano sta dimagrendo (-5,5% in quattro anni) e costa sempre meno ai cittadini. Il numero di dipendenti e la spesa per il personale sono in linea con il resto d’Europa e ben al di sotto di realtà come Francia e Regno Unito. Eppure il settore ha bisogno di un piano straordinario, che ne migliori l’efficienza senza continuare a incidere indistintamente sul personale, spiegheranno gli studiosi dell’Osservatorio SDA Bocconi sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche (Ocap) giovedì 20 all’incontro “La p.a. che vogliamo” (Aula Magna, via Roentgen 1, ore 10,30).

Tra il 2008 e il 2012 il numero dei dipendenti pubblici è diminuito del 5,5% portandosi a 3.238.474 unità e la spesa per i dipendenti pubblici è calata del 4,38% a 165,4 miliardi di euro, ovvero 2.717 euro pro capite – poco al di sotto della media europea (2.736 euro), ma ben al di sotto di paesi dalle dimensioni e dallo sviluppo paragonabili al nostro, come Francia (4.080 euro pro capite) e Regno Unito (3.260 euro). Anche il rapporto tra la spesa per i redditi da lavoro dei dipendenti pubblici e totale della spesa pubblica corrente si è portato leggermente al di sotto della media europea (24,8% contro 24,9%), con un calo di quasi due punti dal 2008.

Ancora più significativo è il taglio del numero dei dirigenti pubblici tra il 2007 e il 2012: -19% nei ministeri, -13% nelle regioni a statuto ordinario, -31% nelle province, -20% nei comuni. Altra nota positiva è il tasso di femminilizzazione della p.a., ben al di sopra di quello del settore privato anche a livello dirigenziale. Le dirigenti donne, tra il 2007 e il 2012, sono passate dal 35,3% al 39,49% nei comuni, dal 26,44% al 31,07% nelle province, dal 30,18% al 36,31% nelle regioni a statuto ordinario e dal 34,47% al 42,93% nei ministeri.

“La terapia d’urto inaugurata nel 2010, e che si concretizza soprattutto in riduzione del turn-over e blocco della contrattazione”, spiega Giovanni Valotti, responsabile dell’Ocap, “hanno avuto un effetto di dimagrimento, ma anche effetti collaterali come l’invecchiamento del personale, con quasi metà dei dipendenti over 50”.

Nel corso del convegno si proporranno interventi straordinari in cinque aree: bilanci e controlli; innovazione e agenda digitale; gestione dei servizi e partnership pubblico-privato; performance management; human resources management.

All’incontro, introdotto da una videointervista preregistrata a Graziano Delrio, ministro uscente per gli Affari regionali e le autonomie locali, parteciperanno:Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl; Angelo Cardani, presidente Agcom; Emilio Del Bono, sindaco di Brescia; Gaetano Maccaferri, vicepresidente Confindustria; Roberto Maroni, presidente Regione Lombardia; Giuliano Pisapia, sindaco di Milano; Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano; Livia Pomodoro, presidente Tribunale di Milano; Giuseppe Sala, commissario Expo Milano 2015.

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