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Sondaggio Swg: Pd primo partito, scende il Pdl, cresce Grillo

L’Osservatorio politico Swg fotografa la situazione delle intenzioni di voto ad ottobre: il Pd prende slancio dalle primarie e sale al 25,5% – Male il Pdl che, travolto dagli scandali, passa dal 19% al 15,5% – Secondo partito italiano il Movimento 5 Stelle, cresciuto dal 18% al 19,5%.

Sondaggio Swg: Pd primo partito, scende il Pdl, cresce Grillo

Tiene il centrosinistra, arretra il Pdl, avanza il Movimento 5 Stelle. Sono queste le indicazioni principali dell’Osservatorio Politico Swg che, come ogni mese, anche ad ottobre fotografa la situazione della nostra malconcia politica, mentre la scadenza elettorale del 2013 sempre più incombe, e si avvicina il momento in cui si inizierà, forse, a fare sul serio.
In questo contesto, venato di scandali grotteschi e inefficienze, a metà strada, riprendendo Marx, tra tragedia e farsa, il centrodestra, e in particolar modo il Pdl, sembra troppo impegnato a rimettere insieme al suo interno i cocci dei casi Fiorito e Formigoni, e, così, a prendere la scena politica sono tre partiti di centrosinistra, che hanno annunciato, in vista delle primarie, un’alleanza formale: PD, Sel e Partito socialista.
E proprio le primarie, focalizzando l’attenzione sulle proposte dei partiti e delle loro diverse componenti, sembrano soddisfare la “sete di sapere” dell’opinione pubblica, che in un’epoca poco ideologizzata si muove scrutando il banco, come al mercato, alla ricerca dell’offerta migliore.
Ancora forte, quindi, nelle intenzioni di voto, il Pd, che si attesta al 25,5%, con un aumento di mezzo punto percentuale rispetto al mese scorso, mentre rimangono stabili (di questi tempi è già una buona notizia) gli altri partiti principali del centrosinistra, Sel (al 6%) e Idv, immuni, a quanto sembra, all’erosione che continua a colpire il Pdl che, dopo tre mesi di timida, ma costante risalita, crolla nuovamente, trascinato nella polvere dai troppi scandali, scivolando al 15,5% (dal 19%), solo mezzo punto percentuale più su del minimo storico toccato lo scorso giugno.  
Mentre rimangono sostanzialmente stabili i partiti di Centro, l’Udc ferma al 6% e FLi dal 2% al 2,5%, ancora impaludati nella ricerca di uno spazio da primattore sul palcoscenico politico, a fare la parte del leone è nuovamente Grillo, che può festeggiare il nuovo sorpasso del suo Movimento ai danni del Pdl come secondo partito italiano, col balzo dal 18% al 19,5%.
In un momento difficile da leggere e valutare, visto il progressivo affievolirsi dello schema tradizionale maggioranza- opposizione, un ruolo fondamentale lo svolgerà il grande protagonista della scena politica italiana degli ultimi mesi, il premier Mario Monti, che, nonostante le naturali oscillazioni, continua ad essere il leader italiano che gode di maggiore fiducia (39%, in calo dallo scorso mese), soprattutto presso gli elettori di centro e centrosinistra, e che potrà essere la carta che spariglierà il mazzo, al momento del dunque.
Swg analizza, poi, le intenzioni di voto del segmento dei cattolici praticanti: come era preventivabile, la crescita maggiore, all’interno del campione, è quella dell’Udc che passa, nelle intenzioni di voto, dal 6% al 16%. Sale anche il Pdl, dal 15 al 21,5%, mentre scende il Pd che, però, rimane il primo partito, al 22,5%. Molto consistenti, nell’area cattolica, anche il calo di Sel, dal 6% al 2,5%, e, soprattutto, del Movimento 5 Stelle, che perderebbe ben 6 punti percentuali, passando così al 13,5%.

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