Condividi

Solvency II, alle assicurazioni italiane non serviranno aumenti di capitale

Le nuove direttive europee comporteranno un significativo aumento del requisito minimo di capitale, ma l’Ania sottolinea che le assicurazioni italiane non avranno alcun bisogno di aumenti di capitale, avendo già in cassa risorse sufficienti.

Solvency II, alle assicurazioni italiane non serviranno aumenti di capitale

Non solo banche: anche per le assicurazioni europee sono in arrivo nuove regole prudenziali. Lo scorso 14 novembre la Commissione Ue, l’Europarlamento e il Consiglio europeo hanno trovato un accordo sulla direttiva “Omnibus II”, che prevede nuove norme di solvibilità per il settore assicurativo. L’intesa, di fatto, rende possibile l’attuazione di Solvency II, il pacchetto di regole che estende la normativa Basilea II al sistema assicurativo.  

Le nuove direttive comportano un significativo aumento del requisito minimo di capitale (che diventerà circa il doppio, passando complessivamente nel nostro Paese dagli attuali 25 miliardi a circa 50), ma il direttore generale dell’Ania, Dario Focarelli, fa sapere che le assicurazioni italiane non avranno alcun bisogno di aumenti di capitale, avendo già in cassa risorse sufficienti.

Dopo un iter legislativo iniziato oltre dieci anni fa, la decisione assunta la settimana scorsa dovrebbe essere ratificata dal Parlamento europeo il prossimo 3 febbraio, appena in tempo per evitare che lo scioglimento dell’Assemblea di Strasburgo (le elezioni europee si svolgeranno in primavera) mandi a monte l’intero progetto di Solvency II.

Rimane ora da approvare la regolamentazione di secondo e terzo livello, e per farlo  i tempi saranno molto più stretti: sarà necessario raggiungere un’intesa entro il marzo 2015, così da poter partire con l’applicazione delle regole dal primo gennaio 2016. 

Il capitolo di “Omnibus II” più dibattuto riguarda il cosiddetto “LTGA Package”, che comprende misure volte a sterilizzare, seppure in modo parziale, l’eccesso di liquidità nel sistema. A interessare il sistema assicurativo italiano è il “volatility adjustment”, un meccanismo che modifica la curva del tasso di sconto (tendenzialmente verso l’alto) in base alle condizioni del mercato.

Quanto alle prossime direttive, le proposte dovrebbero essere presentata tra luglio e settembre, per diventare definitive dopo tre mesi.

Commenta