Condividi

Sigarette elettroniche: in Italia un milione di consumatori

Continua a crescere il mercato dei prodotti alternativi al tabacco: “Secondo le nostre stime, almeno il 20% dei fumatori è disposto a cambiare”, spiega Armando Frassinetti, Market manager per l’Italia di Imperial Brands.

Sigarette elettroniche: in Italia un milione di consumatori

I prodotti alternativi alle sigarette tradizionali prendono sempre più piede nel mondo e in Italia. Se è vero che l’Oms stima ancora in un miliardo la popolazione che fuma tabacco sul pianeta, le tendenze dimostrano una crescita delle sigarette elettroniche e di prodotti altamente innovativi come Iqos di Philip Morris, che recentemente ha anche incassato l’ok da parte delle autorità Usa per la commercializzazione in America. A confermare il trend è Imperial Brands, altra multinazionale del tabacco, presente in Italia come Imperial Tobacco Italia e che ha appena comunicato i dati finanziari del primo semestre fiscale: i ricavi sono aumentati del 2,5% anche grazie alla crescita dei cosiddetti NGP (New Generation Products); i ricavi dei soli prodotti alternativi sono esplosi del 245% a 148 milioni di sterline, con una diffusione distribuita in Europa, Nordamerica e Giappone; sugli NGP sono stati investiti quasi 100 milioni di sterline.

“Dall’estate del 2018, periodo in cui abbiamo lanciato myblu, il nostro brand di vaping, il mercato italiano all’interno del canale tabaccheria è raddoppiato. È in costante crescita mese su mese ed è evidente l’interesse dei fumatori adulti verso questa categoria di prodotti”, ha confermato Armando Frassinetti, Market manager per l’Italia. “Quando parliamo di vaping ed e-cig facciamo riferimento all’ambito delle sigarette elettroniche, dispositivi alimentati da una batteria che consentono di inalare vapore che deriva dal riscaldamento di un liquido. Un dispositivo che, nonostante il nome, non ha ormai più nulla a che vedere con una sigaretta tradizionale. Il nostro myblu è una sigaretta elettronica a sistema chiuso, basata cioè su pod precaricati di liquido con o senza nicotina, facile da portare con sé e da ricaricare”, ha ancora spiegato Frassinetti.

Per Imperial Brands e non solo, l’Italia è l’epicentro della rivoluzione del mercato del tabacco: “Partendo da una quota di mercato di oltre il 5% in ambito tradizionale, l’Italia è stata scelta dal nostro gruppo come mercato prioritario per myblu. Da nostre ricerche di mercato emerge che il numero dei vaper italiani ha raggiunto nel 2019 il 2% della popolazione adulta (circa un milione di consumatori), con una crescita del 4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Altre ricerche interne del gruppo hanno stimato che il 20% della popolazione italiana di fumatori adulti (circa 2 milioni di individui) sta prendendo in considerazione il passaggio alla sigaretta elettronica come alternativa”.

Un percorso graduale ma necessario, e ormai sgombro da qualsiasi equivoco: la scienza ha da tempo sdoganato che i prodotti alternativi sono nettamente meno dannosi rispetto al tabacco fumato. Già nel 2015, uno studio della autorevole organizzazione pubblica sanitaria britannica Public Health England (PHE) aveva rivelato che le e-cig sono circa il 95% meno dannose rispetto a una sigaretta e che hanno il potenziale per aiutare le persone a smettere. La campagna di informazione fu all’epoca sostenuta anche dal compianto prof. Umberto Veronesi, che registrò suo malgrado un rallentamento nella diffusione delle alternative elettroniche: “La ‘moda’ della e-cig – disse – si è ultimamente sgonfiata e molti negozi hanno chiuso perché il governo rema contro”.

“Come player globale del settore – ha ancora precisato Frassinetti -, ci stiamo concentrando sempre di più sullo sviluppo e l’espansione dei nostri prodotti di nuova generazione, in modo da rispondere all’esigenza dei consumatori di adottare alternative con minor impatto sulla salute. L’evoluzione di Imperial Brands è un percorso che non è limitato all’ultimo anno, ma che viene da lontano: nel 2013, sei anni fa, abbiamo acquisito le competenze da Hon Lik, considerato a livello globale il creatore della sigaretta elettronica moderna. Come affermato dalla nostra CEO commentando i risultati finanziari appena annunciati, il contributo crescente dei prodotti di nuova generazione al nostro business ci permette di proseguire con fiducia il cammino impegnativo che abbiamo avviato”.

Commenta