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Shopping ko per Covid. Via del Corso a Roma la più colpita

Secondo i dati di MyTraffic, il traffico pedonale è crollato mediamente del 66% ogni mese in via del Corso, da marzo 2020: sono stati chiusi 35 negozi. Peggio di Roma solo Oxford Street a Londra

Shopping ko per Covid. Via del Corso a Roma la più colpita

Il Covid ha azzoppato lo shopping dal vivo, ok. Ma ovunque allo stesso modo? A quanto pare no, stando a quanto riportato dagli esperti della società immobiliare Cushman & Wakefield, che analizzando i dati di MyTraffic (l’app che monitora in tempo reale il traffico pedonale) nelle capitali europee, hanno rilevato che a Roma è andata particolarmente male, rispetto ad altre grandi città dello shopping. Lo studio prende in esame le strade dello shopping più iconiche, dunque nel caso della Capitale italiana la lunghissima e di solito frequentatissima via del Corso: ebbene lì il flusso medio mensile è sceso del 66% tra marzo 2020 e marzo 2021, con punte del quasi -100% ad aprile 2020, in pieno lockdown, e del -80% a maggio 2020 e a marzo di quest’anno. Insomma rispetto a prima della pandemia, mediamente sono transitate in via del Corso due persone in meno ogni tre. Peggio della via iconica romana ha fatto solo Oxford Street a Londra, con un calo medio mensile del 71%.

Le altre capitali analizzate sono Rue Neuve a Bruxelles, che ha fatto appena meglio di Roma con il -65%, poi la Gran Via di Madrid -63%, gli Champs Elysées di Parigi col -44% e la Ku’damm di Berlino, che ha registrato solo un -35% di traffico pedonale durante la pandemia. La situazione sta progressivamente migliorando grazie alle riaperture, ormai effettive in tutti i Paesi, chi più chi meno, chi prima chi dopo. E anche per il mercato immobiliare commerciale, che è ciò di cui si occupa Cushman & Wakefield, le prospettive sembrano essere di una ripresa, anche se non velocissima: a Madrid, Roma, Bruxelles e Berlino, gli affitti di negozi al dettaglio potrebbero tornare alla normalità entro il 2023, mentre dovranno aspettare un po’ di più Parigi e Londra, più legate al turismo internazionale.

Per quanto riguarda invece i negozi di via del Corso, secondo lo studio il calo del traffico pedonale ha colpito particolarmente il settore dell’abbigliamento: ci sono state 35 chiusure negli ultimi 12 mesi. “Di conseguenza – spiega lo studio -, il mercato propone un’offerta consistente, portando meccanicamente ad affitti più bassi per le nuove locazioni commerciali. Anche gli attuali proprietari di Via del Corso sono stati pragmatici. Per ridurre il rischio di affitti non pagati, tenendo conto delle difficoltà dei loro inquilini, la maggior parte di loro ha deciso di abbassare gli affitti esistenti dall’8 al 15% in media”.

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