Condividi

SFIDA SCUDETTO – Juve, primo match point contro la Lazio

Stasera i bianconeri proveranno a chiudere il capitolo scudetto per concentrarsi sulla Champions ma devono vedersela contro la Lazio che è la squadra più in forma del momento e che punta al record della nona vittoria consecutiva – Allegri: “Per noi è un ciclo complicato in cui ci giochiamo in pochi giorni scudetto e Champions” – Turnover ma a piccole dosi

SFIDA SCUDETTO – Juve, primo match point contro la Lazio

Il primo match point. La Juventus s’appresta al big match con la Lazio (ore 20.45) con la consapevolezza di poter chiudere, una volta per tutte, il discorso scudetto, ammesso che lo stesso sia ancora aperto. Ma indipendentemente dalla classifica (i bianconeri sono a + 12) la partita presenta numerose insidie: anzitutto gli avversari, quei biancocelesti lanciatissimi dalle 8 vittorie consecutive, e poi il calendario, che ha previsto l’incontro proprio a cavallo dei quarti di Champions. “E’ un ciclo complicato, ci giochiamo scudetto e Champions – ha ammesso Allegri in conferenza stampa. – Questo sarà uno scontro diretto contro una squadra straordinaria, non a caso seconda in classifica. Ma noi abbiamo un buon vantaggio e dobbiamo cercare di aumentarlo”.

La carica del tecnico bianconero è comprensibile, tanto più dopo il passo falso di Parma. Non è tanto questione di scudetto, quello, a meno di incredibili colpi scena, è già stato messo al sicuro nella campagna d’inverno. Più che altro si tratta di chiudere ogni discorso, per poi concentrare tutte le forze in quella Champions che, Montecarlo permettendo, potrebbe davvero regalare enormi soddisfazioni. Ecco perché Allegri, rispetto al Tardini, gestirà diversamente i propri uomini: turnover sì, ma non estremo.

“Fra Lazio e Monaco devo pensare di schierare i migliori – ha confermato. – Non avrebbe senso pensare alle ammonizioni o a cose del genere, il momento è decisivo”. Il modulo sarà il 4-3-1-2, scelta quasi inevitabile vista la squalifica di Ogbonna, che lascia a disposizione del tecnico solo 3 centrali. Davanti a Buffon giocheranno Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini e Padoin, con Evra in panchina a tirare un po’ il fiato. A centrocampo turno di riposo per Marchisio, reduce da 3 partite consecutive, e conferma per Pirlo, bisognoso di minutaggio dopo la lunga assenza. Al suo fianco Vidal e Sturaro, con Pereyra a supporto degli attaccanti. Che saranno Tevez e uno tra Matri e Llorente, con il primo favorito visto il periodaccio dello spagnolo.

Tanta carica anche per la Lazio, a caccia della nona vittoria consecutiva. Sarebbe un qualcosa di incredibile, oltre al record assoluto per il club, seppur in coabitazione con Eriksson (1999/2000, l’anno dello scudetto). “Abbiamo tutto per poter vincere questa partita – l’arringa di Pioli. – Non pensiamo al record, andiamo avanti gara per gare. Possiamo determinare da soli i nostri risultati, stiamo bene e siamo carichi. Non voglio però sentir parlare di scudetto, anche vincendo avremmo troppi punti da recuperare”.

Fiducia nei propri mezzi e realismo, un mix su cui il tecnico laziale ha lavorato sin da inizio stagione e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il secondo posto appena conquistato è però in grande pericolo: domani infatti la Roma ospiterò l’Atalanta in una partita decisamente più abbordabile. A complicare ulteriormente la già proibitiva trasferta di Torino ci sono poi infortuni e squalifiche. Pioli dovrà fare a meno di De Vrij, Parolo, Cavanda, Radu e Novaretti: assenze importanti, che potrebbero lasciare il segno. Il tecnico si affiderà a un 4-3-3 con Marchetti in porta, Basta, Cana, Mauricio e Braafheid in difesa, Cataldi, Biglia e Lulic a centrocampo, Mauri (favorito su Candreva), Klose e Felipe Anderson in attacco. Una formazione di tutto rispetto, un ottimo test per la Juve di Allegri. Arrivata al momento più importante della stagione, quello in cui si decide tra Paradiso e Inferno.

Commenta