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Sfida a squadre fra Europa e Asia, in attesa della Ryder Cup

Debutta stanotte a Kuala Lumpur l’EurAsia Cup, sfida a squadre fra Europa e Asia. Guidano la partita e i diversi team, il capitano Miguel Ángel Jiménez e il capitano Thongchai Jaidee. L’appuntamento arriva dopo alcune polemiche perché si tratta di una sorta di replica del Royal Trophy inventato da Severiano Ballesteros e in calendario a dicembre in Cina

Sfida a squadre fra Europa e Asia, in attesa della Ryder Cup

Debutto, con polemiche, della prima EurAsia Cup, sfida fra due squadre di dieci giocatori, una europea e una asiatica, che va in scena da domani in Malesia al Glenmarie Golf & Country Club, 18 chilometri a ovest di Kuala Lumpur . Si tratta di tre giorni di gara, con formula match play: quattro palle la migliore; foursome; individuale. Un primo appuntamento, che poi dovrebbe diventare biennale.

L’occasione è bella: la partita di golf a squadre è molto divertente e questa sfida serve anche da stuzzichino e antipasto per la portata principale della stagione che è la Ryder Cup, epica battaglia Europa-Usa di fine settembre. Peccato che all’ombra di quest’evento, sostenuto sia dall’European Tour sia dall’Asian Tour, covino rancori e polemiche. Il motivo? Un confronto Europa-Asia, con stessa formula, esiste già dal 2006, si chiama Royal Trophy, si gioca a dicembre, nel 2014 in Cina, e se l’inventò il compianto campione spagnolo Severiano Ballesteros. La famiglia, a quanto pare, non gradisce “l’imitazione” e lo stesso Seve, nel 2011, prima di morire scrisse una lettera di rammarico all’European Tour, ma le cose andarono avanti ugualmente. Un po’ perché l’Oriente è diviso in federazioni che non vanno d’accordo, un po’ perché di mezzo ci sono tanti diritti tv, un po’ perché l’Asia è la nuova Mecca del golf, poi perché i paesi emergenti hanno molti soldi e il numero dei giocatori è in crescita. L’European Tour, già schiacciato dal rivale americano, non può ignorare tutto questo e lavora a ciò che gli sembra più conveniente. Morale: ora ci sono due sfide Europa-Asia e una sarà destinata a soccombere. 

In quest’occasione a guidare il team europeo è, guarda caso, proprio uno spagnolo, nientemeno che il veterano Miguel Angel Jimenez. Il “meccanico”, con sorriso sornione, non entra in polemica e, fumando serafico il sigaro, resta concentrato sulla vittoria. In squadra ci sono anche gli spagnoli Gonzalo Fernandez-Castaño e Pablo Larrazabal, mentre il migliore in campo è il nordirlandese Graeme McDowell. 

I nomi più altisonanti però si chiamano fuori. Mancano all’appello giocatori di Ryder come Rory McIlory, Henirk Stenson, Justine Rose, Ian Poulter, Francesco Molinari, mentre Matteo Manassero, approfitta della recente trasferta negli Usa per continuare a lavorare sul suolo americano, fare lo Shell Houston Open la prossima settimana e prepararsi al Masters.

I giocatori che difenderanno la bandiera europea oltre a Jiménez, Fernandez – Castaño, Larrazabal  e McDowell, sono quindi Thomas Björn (Danimarca), Jamie Donaldson (Galles), Victor Dubuisson (Francia), Stephen Gallacher (Scozia), Joost Luiten (Paesi Bassi), Thorbjørn Olesen (Danimarca). Vice capitano non giocatore è Des Smyth, che è anche uno dei vice del capitano di Rayder Paul McGinley e che terrà d’occhio alcuni per la squadra di settembre, fra cui  Donaldson, primo nella Race To Dubai; Dubuisson, quarto e stella nascente del Tour; Luiten, numero dodici. 

Sul fronte opposto il capitano è il campione tailandese Thongchai Jaidee, tre volte vincitore dell’Asian Tour e la sua squadra è composta da Kiradech Aphibarnrat (Tailandia ), Gaganjeet Bhullar (India), Nicholas Fung (Malesia ), Kim Hyung – Sung (Corea),  Anirban Lahiri (India), Prayad Marksaeng (Tailandia), Koumei Oda (Giappone), Siddikur Rahman (Bangladesh), Hideto Tanihara ( Giappone).

Il fuso di Kuala Lumpur è di sette ore avanti rispetto all’Italia, quindi chi vuole seguire la sfida in diretta può farlo su Sky 3 Sport, a partire dalle 5 del mattino di domani, giovedì 27 marzo. Altrimenti può vedere un paio d’ore in replica nel pomeriggio o la sera.

Negli Usa questa settimana si gioca il Valero Texas Open, a San Antonio, con un bel field di 144 giocatori, me senza italiani. In primo piano il numero 5 del mondo Phil Mickelson, reduce da un brutto mal di schiena, ma pronto a mettere alla prova il suo swing in questa tappa di avvicinamento all’Augusta National. Tiger Woods invece, numero uno del mondo per la 676 esima settimana, resta a casa a curarsi e in conferenza stampa ribadisce: “Non so ancora se potrò partecipare al Masters, è troppo presto per fare previsioni”.

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