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SERIE A – Ricomincia il campionato ed è sempre caccia alla Juve: oggi il debutto delle romane

Il campionato ricomincia oggi dalla romane ma ha già un unico tema: caccia alla Juve, che insegue il sogno del quinto scudetto di fila – La Roma debutta a Verona e scommette tutto su Dzeko – Garcia: “Abbiamo molte ambizioni” – La Lazio ospita il Bologna di Delio Rossi con l’occhio al ritorno del preliminare di Champions – Pioli: “Vogliamo riconfermarci”.

SERIE A – Ricomincia il campionato ed è sempre caccia alla Juve: oggi il debutto delle romane

Finalmente ci siamo. Dopo settimane di calciomercato e di amichevoli estive la palla (nel senso letterale del termine) passa al campo. Quello vero, quello dei tre punti. A inaugurare la nuova stagione sarà la Roma, seconda alle spalle della Juventus negli ultimi due campionati, e considerata anche quest’anno la maggiore antagonista ai campioni d’Italia, nonostante le ritrovate ambizioni di Milan e Inter e le speranze di Napoli, Lazio e Fiorentina.

I giallorossi daranno il calcio di inizio del nuovo campionato alle 18 a Verona, campo storicamente difficile, contro Toni e compagni, a caccia del colpaccio fin dalla prima giornata: “Adesso entriamo nel vivo – ha esordito Garcia in conferenza – dove le gare contano e dove ci sono i tre punti da prendere. Anche se non sappiamo a che livello siamo alla prima gara della stagione, non manchiamo d’ambizioni. Voglio che tutto il mio gruppo sia concentrato perché la prima è sempre importante”.

“Ambizione” è una parola che torna spesso nei discorsi di Garcia, consapevole del fatto che un altro secondo posto verrebbe letto come un fallimento, soprattutto dopo una campagna acquisti che ha portato nomi importanti come Dzeko, Salah e Iago Falque: “Dobbiamo giocare con ambizione. Sono due anni che sono qui e per questa stagione ci sono tante premesse, tanto entusiasmo e tante convinzioni. Chiedo a tutti noi giocatori, allenatori, società di giocare insieme e chiedo anche a tutti i nostri tifosi di giocare con noi. Il primo anno abbiamo fatto benissimo, la scorsa stagione abbiamo avuto difficoltà nella seconda parta, ma col derby abbiamo dimostrato che dalle difficoltà possono venire cose positive. Dico questo perché, ora che conosco bene la piazza, potrà esserci un po’ di disfattismo, forse perché un club come questo non ha avuto la storia che merita. Io per primo devo essere all’altezza del destino della Roma”.

Una squadra, quella giallorossa, che per la prima volta si presenta all’inizio della stagione senza il suo capitano titolare. Garcia non esclude che Totti possa far coppia anche con Dzeko (“Cercheremo di lavorare per farli giocare assieme”), e comunque si tiene ben stretto il suo numero 10: “Abbiamo una grande fortuna ad avere il capitano. Non torno sulla qualità del campione che è in campo e nella vita. Tra poco farà 39 anni e non può giocare tutte le gare senza perdere brillantezza e forma fisica. Sarà sempre un vantaggio per la squadra finché lui avrà piacere di giocare nella sua Roma. Totti avrà un grande ruolo, sia in campo che fuori”.

In attesa che il mercato venga completato con un paio di nuovi innesti (“Per l’allenatore non è un momento gradevole iniziare la stagione con il mercato non ancora chiuso. Cerchiamo un terzino sinistro ed è arrivato Emerson Palmieri. Ci serve ancora un terzino, Digne fa parte delle possibilità”, tutta l’attenzione di Garcia è rivolta al testa a testa che si prospetta ancora una volta con la Juventus: “Sono venuto a Roma per vincere dei titoli e faremo di tutto per riuscirci, sapendo che l’obiettivo primario è qualificarci per la Champions League”.

Obiettivo Champions League valido anche per la Lazio, ma a stretto giro di posta. Mercoledì, infatti, si giocherà il ritorno del playoff contro il Bayer Leverkusen, ripartendo dalla preziosa vittoria per 1-0 maturata martedì sera all’Olimpico. Qualificazione che farebbe pendere l’ago della bilancia della stagione sul positivo, mentre un’eventuale eliminazione (con conseguente retrocessione in Europa League) vanificherebbe quanto di buono fatto nella passata stagione.

Pioli, per ora, non ci pensa, preferendo concentrarsi sul debutto in campionato contro il Bologna: “La partita con il Bologna è insidiosa – ha detto l’allenatore biancoceleste -, ma siamo pronti e vogliamo partire bene. Dobbiamo dimenticare il terzo posto della scorsa stagione, perché ripartiamo tutti da zero punti, e non pensare al ritorno con il Bayer Leverkusen. Il risultato positivo di martedì ci ha dato fiducia, consapevolezza”.

Il tecnico ha fissato anche l’obiettivo per il campionato che sta per iniziare: “L’obiettivo è confermarci, rimanere in Europa. I nostri avversari si sono tutti rinforzati, ma crediamo di essere competitivi e all’altezza. Continuando ad avere lo spirito della Lazio, non mollando mai, potremo farcela. Lo scorso anno non eravamo in alto nei pronostici, per questo anche stavolta sarà uno stimolo. Si accusa sempre il calcio italiano di non investire sui giovani, poi quando una società lo fa poi si dice che non ha fatto niente sul mercato. Vogliamo dimostrare di essere una squadra competitiva”.

La Lazio, sentendo la Pioli, è al completo così, ma il mercato ancora aperto può riservare delle sorprese. L’allenatore dovrà valutare attentamente i tempi di recupero di Klose e Djordjevic: dovessero allungarsi oltre il previsto, l’arrivo di un’altra punta sarebbe inevitabile. L’ultimo colpo è stato il ritorno di Stefano Mauri, fondamentale la passata stagione: “Mauri sarà convocato ed è disponibile, ma chiaramente gli manca ritmo visto che si è allenato da solo”.

Il valore aggiunto in questo momento si chiama Keita, decisivo con il suo gol nell’andata contro il Bayer: “Keita è un giocatore completo con caratteristiche importanti – ha detto Pioli -, che può giocare in tutti i ruoli dell’attacco. Conta il talento, ma contano anche gli atteggiamenti e lui deve insistere e giocare con questa voglia. Poi la posizione incide relativamente, lui ha le caratteristiche per fare anche la punta centrale”.

Candreva e compagni ripartiranno a caccia dei primi tre punti, ma lo dovranno fare senza l’appoggio del cuore caldo del tifo biancoceleste, poiché la Curva Nord resterà all’esterno dell’Olimpico per manifestare contro la divisione delle curve decisa dalla prefettura di Roma. 

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