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Serie A, rebus Covid su Inter-Venezia e Lazio-Atalanta

Entrambe a rischio per i contagi i due incontri di serie A in programma oggi a San Siro e all’Olimpico – La capolista Inter spera di approfittare dello scontro diretto di domani tra Milan e Juve per allungare – Lazio-Atalanta, se si giocherà, promette gol e spettacolo

Serie A, rebus Covid su Inter-Venezia e Lazio-Atalanta

Serie A vs Covid, atto 23esimo. Il turno in questione, già iniziato venerdì con la vittoria del Verona sul Bologna (2-1), entra nel vivo con le sfide del sabato tra cui spiccano Inter-Venezia (ore 18) e Lazio-Atalanta (20.45). Entrambe sono a rischio rinvio: quella di San Siro per il focolaio che ha colpito i veneti (proprio come Napoli-Salernitana e Cagliari-Fiorentina di domani), quella dell’Olimpico per via di alcuni tamponi sospetti dell’Atalanta, che non a caso ha rinviato a oggi, sabato, l’eventuale partenza per Roma.

Entrambe comunque, se non emergeranno novità negative, si dovrebbero giocare regolarmente, perché il nuovo protocollo appena approvato indica nel 35% la percentuale massima dei positivi con cui si può scendere in campo: con 8 su 25 la partita si fa, se diventano 9 si rinvia a data da destinarsi. La conferma definitiva arriverà soltanto nella mattinata odierna, intanto però il Venezia ha raggiunto Milano ed è pronto a scendere in campo, seppur con una formazione inevitabilmente rimaneggiata. Il calcio ai tempi del Covid, del resto, è così, dunque non è il caso di stupirsi o di fare troppo gli schizzinosi.

Meglio pensare al campo e a una sfida, sulla carta, con poca storia, anche se le ultime difficoltà dei nerazzurri (vedi il 3-2 al cardiopalma contro l’Empoli) inducono a non dare nulla per scontato. Inzaghi sa bene che questo può essere il turno della svolta: il concomitante Milan-Juventus, infatti, potrebbe dargli ulteriore vantaggio in classifica, a patto però di fare il proprio dovere contro il Venezia. Un qualcosa che, a dire il vero, riesce piuttosto bene da diverse settimane, viste che nelle ultime 9 partite sono arrivate ben 8 vittorie e un pareggio, con 22 gol fatti e 3 soli subiti. Il primo posto dunque è figlio di un lavoro che si sta protraendo nel tempo e che mette Inzaghi addirittura davanti a Conte, alla luce di un percorso positivo anche in Champions League, ma va confermato gara dopo gara, senza cali di tensione o scivoloni.

A dare una mano ci pensa lo straordinario lavoro atletico dello staff, in una rosa che conta un solo infortunato, quel Correa fermatosi mercoledì (sarà rivalutato tra due settimane, ma si teme un mese di stop) che ha indotto Marotta a posticipare la cessione di Sensi alla Sampdoria a lunedì. Inzaghi ha dunque massima libertà di scelta, per un 3-5-2 che vedrà Handanovic in porta, Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Perisic a centrocampo, Dzeko e Lautaro in attacco. Difficile invece ipotizzare la formazione del Venezia, visto che per motivi di privacy non si conoscono ancora i nomi dei positivi al Covid: nelle prossime ore, se dall’ultimo giro di tamponi non emergeranno sorprese, ne sapremo di più, altrimenti il match verrà rinviato a data da destinarsi. Lo stesso discorso, ovviamente, vale anche per Lazio-Atalanta, partita interessantissima che, se si giocherà, promette davvero bene.

Le due squadre, come si è visto nel pirotecnico 2-2 dell’andata, regalano gol e spettacolo ogni volta che si incontrano, oggi però ci sono in palio punti pesanti in chiave Europa, il che rende tutto ancor più elettrizzante. Classifica alla mano verrebbe da dire che sia la squadra di Sarri a giocarsi di più, visto che qualsiasi risultato diverso dalla vittoria la escluderebbe, di fatto, dalla già difficile rincorsa Champions, ma anche Gasperini non può fare troppi calcoli: là dietro corrono sempre di più, dunque urgono punti quantomeno per mantenere le distanze. “Giochiamo contro una squadra di grande potenziale offensivo, per noi ci saranno meno margini di errore – ha confermato il tecnico laziale -. Non so se abbiamo possibilità di arrivare in Champions, non mi interessa nemmeno, però ora iniziamo a viaggiare su medie di ottimo livello, 10 punti nelle ultime 5 partite. Al di là delle assenze ci arriviamo come una squadra in crescita, adesso voglio vedere continuità”.

Rispetto al turnover di Coppa Italia tornerà la formazione tipo, anche perché proprio la sfida con l’Udinese ha confermato che la Lazio, senza i suoi titolarissimi (Immobile su tutti), è decisamente meno competitiva. Sarri dovrà però fare a meno di giocatori importanti come Pedro e Acerbi e lo squalificato Cataldi, dunque vedremo un 4-3-3 un po’ diverso dal solito con Strakosha in porta, Hysaj, Luiz Felipe, Patric e Marusic in difesa, Milinkovic-Savic, Leiva e Luis Alberto a centrocampo, Zaccagni (recuperato in extremis), Immobile e Felipe Anderson in attacco.

Molto più lungo l’elenco di indisponibili di Gasperini, che oltre ai già noti Malinovskyi, Ilicic, Hateboer, Gosens e Zapata potrebbe aver perso (se i tamponi lo confermeranno) anche Muriel, Pasalic e De Roon: il suo 3-4-1-2 vedrebbe (condizionale d’obbligo) così Musso tra i pali, Toloi, Demiral e Palomino nel reparto arretrato, Maehle, Pessina, Freuler, Pezzella in mediana, Miranchuk alle spalle della coppia offensiva composta da Piccoli e Zappacosta.

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