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Scuola, la maturità cambia di nuovo: ecco le novità

Nuove regole per l’esame di Maturità già per l’anno scolastico 2019/2020 – Novità sul test invalsi, la prova scritta e il colloquio orale – Ecco quali sono

Scuola, la maturità cambia di nuovo: ecco le novità

Tornano la prova Invalsi, l’alternanza scuola-lavoro e la traccia di storia tra i temi della prima prova scritta di italiano. Addio al sorteggio affidato agli studenti fra le tre buste chiuse al momento dell’esame orale. Anche quest’anno è in scena la rivoluzione dell’esame di maturità che vedrà protagonisti circa 500mila studenti che frequentano le classi quinte delle scuole superiori. Ad annunciare le novità per l’anno 2019/2020, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti.

MATURITA: LA PROVA INVALSI

Ai fini dell’ammissione dei candidati all’esame di Stato per l’anno scolastico in corso, oltre al requisito della frequenza scolastica e del profitto scolastico, dovrà essere accertato il requisito della partecipazione, durante l’ultimo anno di corso, alle prove a carattere nazionale predisposte dall’Invalsi – le prove di italiano, matematica e inglese che si svolgeranno dal 2 al 31 marzo 2020 – e quello dello svolgimento delle attività programmate nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, secondo il monte ore previsto dall’indirizzo di studi: almeno 90 ore nei licei nell’ultimo triennio, almeno 150 nei tecnici, almeno 210 nei professionali.

L’obbligo di sostenere la prova Invalsi era già previsto dalla legge sulla Buona Scuola, ma l’ex ministro leghista Marco Bussetti aveva rinviato la sua applicazione di un anno. Ora, nonostante lo stesso Fioramonti si sia sempre dimostrato critico sull’introduzione della prova, ha commentato: “Ho aperto una riflessione critica sulle prove Invalsi ma interpreto il ruolo di ministro con prudenza e responsabilità. Ci sono dei passaggi di legge da rispettare. Personalmente resto dell’opinione che queste prove vadano ripensate: possono essere utili per evidenziare le fragilità del nostro sistema di istruzione. Ad ogni modo i loro esiti non influiranno in alcun modo sull’ammissione alla maturità”.

MATURITA’, LA PROVA SCRITTA: TORNA IL TEMA DI STORIA

Una traccia di storia dovrà essere presente fra le tre tracce della “tipologia B”, la tipologia che chiede agli studenti di analizzare e produrre un testo argomentativo, e non sarà più la commissione tecnica del Miur che prepara le prove per la maturità a poter scegliere se dare spazio all’ambito storico piuttosto che ad altri ambiti.

“C’è stata una mobilitazione di intellettuali che ha aperto un dibattito importante sul ruolo dell’insegnamento della Storia nella formazione dei nostri ragazzi. La scuola non è un mondo chiuso, ma permeabile alle idee e proposte della società civile. Proporre anche una traccia storica nella prova scritta di Italiano non cambia l’esame, offre una possibilità in più. Una possibilità importante che conferma il valore della conoscenza del passato per preparare al meglio il futuro”, ha spiegato il ministro Lorenzo Fioramonti.

MATURITA’, PROVA ORALE: ADDIO AL SORTEGGIO DELLE TRE BUSTE

L’altra novità riguarda il colloquio. Dalla riforma, era stata eliminata la tesina redatta dallo studente e da cui poteva avere avvio il colloquio orale ed erano state introdotte tre buste: il candidato doveva sceglierne una e da lì partiva il confronto con i commissari. Secondo le ultime direttive ministeriali, è stato eliminato questo sorteggio e, pertanto, il colloquio partirà dall’analisi da parte dello studente dei materiali preparati dalla commissione d’esame in un’apposita sessione di lavoro e proposti dal presidente, con l’obiettivo di “verificare l’acquisizione dei contenuti e dei metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle per argomentare in maniera critica e personale anche utilizzando la lingua straniera”.

“Abbiamo fatto una correzione di rotta, con interventi solo formali e che quindi rispettano la struttura del colloquio e l’organizzazione dei tempi di preparazione dei ragazzi. Il sistema delle buste richiede tempo e risorse. Ho pensato di alleggerire il lavoro delle commissioni che così potranno dedicarsi al meglio sull’esame vero e proprio”, ha spiegato Fioramonti.

L’esame di maturità per questo anno scolastico partirà mercoledì 17 giugno 2020.

“L’esame di Maturità è un passaggio fondamentale non solo di studio ma anche della vita. Segue il raggiungimento della maggiore età, accompagna l’ingresso in quella adulta. Ai maturandi suggerisco con il cuore di prepararsi al meglio, di affrontare lo studio con passione. Come con passione auguro a tutti di affrontare la vita”, ha concluso il ministro.

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