Siamo soli nell’universo? Questa è una delle domande che l’uomo si pone spesso, alla ricerca di altre forme di vita nello spazio. Per il momento la risposta è negativa ma da ieri c’è qualche speranza in più. E questa speranza o illusione ha un nome un po’ strano: Kepler 452B, un esopianeta, che secondo gli scienziati potrebbe essere davvero molto simile al nostro pianeta.
Kepler452B: le caratteristiche del fratello maggiore della nostra Terra
Kepler 452b è un esopianeta, vale a dire un pianeta non appartenente al nostro sistema solare e che potrebbe somigliare molto al nostro pianeta. Al momento non ci sono foto del pianeta Kepler452B ma solo numerose ricostruzioni fatte dalla Nasa dopo alcune misurazioni. Le caratteristiche del pianeta extrasolare sono simile a quelle della Terra. Infatti, Kepler 452B potrebbe avere una massa molto simile a quella della Terra, percorre l’orbita attorno alla sua stella in 385 giorni (solo 20 in più rispetto alla Terra) e la distanza dalla sua stella è di circa 150 milioni di km, la stessa che divide la Terra dal Sole. Inoltre l’esopianeta scoperto da Kepler è più anziano rispetto al nostro pianeta di 1,5 miliardi di anni e riceve il 10% di energia in più dalla sua stella rispetto a quanto ne riceve il nostro pianeta. Per quanto riguarda la stella attorno alla quale ruota il pianeta Kepler452B gli scienziati hanno affermato che si tratta di un astro quasi identico al nostro Sole: il 4% più grande e il 10% più luminoso.
Si potrà osservare da vicino il pianeta più simile alla Terra mai scoperto dall’uomo? La risposta è negativa, almeno per il momento. Infatti, gli scienziati della Nasa hanno spiegato che Kepler 452B si trova distante 1400 anni luce dalla Terra. Se ci fosse qualcuno su Kepler 452b con tanto di telescopio in mano vedrebbe la nostra Terra come era 1400 anni fa, poco dopo la caduta dell’Impero Romano e alla vigilia della nascita di Maometto nella penisola arabica. I 1400 anni luce tra la Terra e Kepler 452B sono una distanza incolmabile con la tecnologia che finora l’uomo è riuscito a sviluppare. Considerate che la distanza fra la Terra e il pianeta nano Plutone è calcolata dagli scienziati in poco più di 5 ore luce ed è stata percorsa dalla sonda New Horizons in 9 anni.
